Continua l’intervento dell’Associazione Primaurora per la salvaguardia del territorio vesuviano:
“Il territorio del Ente Parco Nazionale del Vesuvio è ricco di strutture abbandonate che potrebbero essere riqualificate e trasformate in beni di pubblica utilità.
Proprio rendendoci conto dell’altissimo potenziale di tali opere , che nelle condizioni attuali rappresentano solo un elemento di scempio e degrado per l’area protetta , abbiamo scritto agli enti competenti ( Ministero dell’Ambiente, Ente Parco, Carabinieri Forestali, Comune, Prefetto, Vigili del Fuoco, Protezione Civile) per chiedere la rivalorizzazione e la riconversione di una di queste ultime, sita nel territorio di competenza del Comune di Trecase.
Nello specifico abbiamo richiesto di convertire una grossa piscina fatiscente , limitrofa ad una villa in disuso, probabilmente sequestrata/espropriata, in una vasca antincendio boschivo, dalla quale , in modo repentino ed immediato, gli elicotteri possano prendere acqua per spegnere eventuali focolai sul nascere prima che gli stessi possano espandersi e diventare ingestibili. Com’è per tutti noi tristemente noto infatti, la problematica degli incendi boschivi a livello nazionale ,ma anche di area protetta, diventa sempre più seria , anche a causa dei cambiamenti climatici, e bisogna quindi fin da subito predisporre elementi ed infrastrutture di prevenzione per garantire operazioni di spegnimento veloci ed efficaci. Nell’istanza è stato anche chiesto di rinaturalizzare la vasca garantendo quindi anche postazioni abbeveratoio per la fauna e le specie anfibie ivi presenti. Alla richiesta oltre a Primaurora, associazione promotrice, hanno aderito (CAI/TAM) Regione Campania, Associazione WWF Napoli, Associazione Università Verde, Associazione Fondali Campania, Associazione Salute Ambiente Vesuvio, Associazione M.T.B. VESUVIO, Rete di Cittadinanza e Comunità, Collettivo Città Visibile Orta di Atella, Rete Cittadini Volontari Cava dei Tirreni, Collettivo Volontari per il Vesuvio, Associazione Gea ETS, Stop Biocidio Paesi Vesuviani.
Rimaniamo in attesa di risposta, speranzosi che la proposta, che sembra del tutto valida e soprattutto utile, possa essere accolta ed il Vesuvio possa quindi avere un nuovo importante elemento per essere difeso dagli incendi boschivi.”