Ancora caos vaccini in Italia.
Le case farmaceutiche, in particolare la Pfizer, hanno ritardato le ulteriori consegne delle dosi in tutta Europa. Un inadempimento gravissimo se si considera che molti hanno effettuato solo la prima somministrazione e sono in attesa del richiamo, richiamo che deve essere effettuato necessariamente entro 21 giorni. Le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da AstraZeneca faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione. Tempi che, come è facile intuire, si traducono in nuovi contagi e in nuove vittime.
Proteste soprattutto da parte del Governo italiano. Un ritardo del genere, come sostiente lo stesso premier Conte, mette in difficoltà principalmente i Paesi più virtuosi che maggiormente hanno scandito in modo puntuale e preciso un piano di vaccinazioni.
Duro anche il commissario Arcuri: “Stanno trattando 27 Paesi europei come dei poveracci. Queste aziende non producono bibite e merendine, ma si sono impegnate a dare una certa quantità di vaccini.
Mentre i ritardi coinvolgono tutta Europa, la Campania lamenta irregolarità nella diffusione dei vaccini su scala nazionale. Il Presidente De Luca ha più volte ribadito che la nostra regione ha ricevuto molte meno dosi del dovuto. La distribuzione è avvenuta sulla base degli operatori sanitari impiegati sui singoli territori, ma non tiene in conto il numero di abitanti e le criticità delle singole regioni. Motivo per cui la Campania, pur con un milione di cittadini in più, ha ricevuto la stessa dose di vaccini dell’Emilia Romagna. “Siamo stati vittime di un mercato nero” Ha denunciato il Governatore.
Nella riunione di sabato tra Governo e Regioni, De Luca ha attaccato duramente proprio Arcuri.
Nel vertice online convocato dal ministro Boccia, De Luca ha infatti sottolineato la sperequazione nel piano di distribuzione. Un discorso che ha portato a uno scontro diretto con Arcuri finito in lite.