Si è chiuso il progetto Aid@, alfabetizzazione informatica e imprenditoriale per le donne, finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato dall’associazione Beta.
Un percorso che nasce come progetto di empowerment al femminile, per superare le difficoltà che le donne hanno con la tecnologia e proporre un percorso di potenziamento delle competenze delle partecipanti.
Partendo dalla considerazione che il computer e il suo utilizzo sono uno scoglio da superare,il progetto ha previsto una serie di passi funzionali all’alfabetizzazione informatica utile sia per la ricerca del lavoro, per la costruzione di un progetto personale ma anche per la ricerca delle cose utili nel quotidiano.
“Siamo soddisfatte per la partecipazione e per i risultati raggiunti – conferma Giuliana Esposito, associazione Beta – Aid@ non è stato solo un corso di informatica o un percorso di orientamento al lavoro, ma abbiamo cercato di puntare con forza su sogni, passioni e attitudini che migliorano l’approccio al lavoro”.
Un lungo cammino, dunque, fatto di incontri collettivi, percorsi individuali, finalizzati all’acquisizione di una consapevolezza delle proprie capacità e competenze da spendere e utilizzare al meglio nell’ambito dei percorsi professionali.
“La fine del percorso – continua Giuliana Esposito – è stata la costruzione di un curriculum e di una lettera di presentazione, intesi non come una lista fredda di lavori e di esperienze.
Abbiamo definito insieme un metodo per costruire una presentazione personale quanto più vicino possibile a quel profilo che si ritiene essere il proprio obiettivo professionale”.
Soddisfatte anche le donne che hanno frequentato il corso e partecipato al progetto. “Ci interessava affiancarci e conoscere una realtà che non era nelle nostre corde – racconta Giovanna – partecipando a corsi che ci hanno dato una formazione personale e anche nel mondo lavorativo”.
“Abbiamo iniziato dall’abc del computer – spiega Eleonora, un’altra partecipante – di cui avevamo bisogno.
Ho lavorato sul fatto che tra le mie ambizioni potesse esserci quella di lavorare in un’associazione che metta in corrispondenza ciò che offre la città con quello che cercano i turisti facendola diventare anche un’occasione di lavoro”.