Il 30 ottobre un nuovo appuntamento con le passeggiate serali al Parco archeologico di Pompei, con possibilità di visitare la Villa dei Misteri e la Villa Regina a Boscoreale con l’annesso Antiquarium.
Due esempi di ville suburbane del territorio, l’una grande dimora residenziale dedita anche ad attività di produzione del vino, l’altra villa rustica, vera e propria fattoria del vino, l’unica interamente conservata dell’epoca, che saranno collegate dal servizio navetta Pompeii Artebus.
In occasione di questa apertura serale il Parco presenterà alle 17,30 presso i nuovi spazi della Biblioteca Giuseppe Fiorelli, il volume “Villa dei Misteri” a cura di Maria Rispoli e Gabriel Zuchtriegel, edizioni Arte’m.
Il volume “Villa dei Misteri” esce nell’ambito della collana “I Cantieri di Pompei”, all’esito del progetto di restauro e di sostituzione delle coperture della villa.
L’intervento, conclusosi nel 2023, è stato progettato dal Parco Archeologico di Pompei che ha tenuto conto dei principi fondamentali del restauro, quali il minimo intervento, la reversibilità, la compatibilità con gli edifici archeologici, ma anche del criterio della sostenibilità energetica tramite l’uso di coppi fotovoltaici.
Il volume si propone anche come occasione per rileggere alcune interpretazioni riguardanti il grande fregio del salone della villa, riattualizzandole alla luce degli studi sul processo che ha portato la nascita dell’arte romana. Quest’ultima viene approcciata tramite l’introduzione del concetto di arte “post-ellenistica” nel testo di Gabriel Zuchtriegel, che interpreta il grande fregio come una testimonianza antesignana di tale movimento artistico. Non manca, nel volume, un omaggio al soprintendente Amedeo Maiuri, in carica dal 1924 al 1961, il quale, oltre a completare lo scavo della villa dei Misteri, si rivela essere un precoce esperto di “fundraising”, dal momento che chiese e ottenne un finanziamento dal Banco di Napoli per questa impresa “da manuale” di tutela, ricerca e fruizione del patrimonio vesuviano.
Ma il volume affronta anche i temi del restauro, della fruizione, dell’illuminazione e dell’accessibilità, chiudendo con un accenno ai nuovi scavi in corso dopo l’abbattimento di un edificio abusivo sovrastante l’area del Parco e che finora aveva impedito le indagini archeologiche della parte ancora inesplorata della villa.
Splendide immagini corredano il testo, rese possibili grazie al contestuale progetto di illuminazione che ha scelto soluzioni sostenibili, attraverso l’utilizzo di coppi di reimpiego delle vecchie coperture, a cui sono stati associati embrici fotovoltaici: scelte efficaci che, pur adottando soluzioni tecnologiche innovative, rimangono rispettose dell’ecosistema e del paesaggio.
La biblioteca “Giuseppe Fiorelli” ubicata negli edifici demaniali di San Paolino, dopo una attività di ristrutturazione e adeguamento dei locali, sarà aperta al pubblico da mercoledì 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00-17.00.
Specializzata in archeologia, con particolare attenzione al sito di Pompei e al territorio vesuviano, la biblioteca è custode di un patrimonio librario di oltre 21.000 unità bibliografiche, continuamente incrementato da acquisti, scambi e donazioni.
Una prima biblioteca negli Scavi fu costituita nell’ambito della Scuola Archeologica fondata nel 1866 dal Direttore degli Scavi, Giuseppe Fiorelli.
La biblioteca aveva sede nella Casa dei Cadaveri di Gesso (VI 17, 27) ed era specializzata in archeologia di Pompei e dei siti vesuviani. Dopo la soppressione della Scuola nel 1875 anche la Biblioteca cessò la sua esistenza.
Oggi riprendendo l’idea di Giuseppe Fiorelli, con la sua riqualificazione si intende offrire un sostegno a studiosi e ricercatori per le indagini scientifiche e farne un luogo di riferimento per la promozione e la valorizzazione della ricerca archeologica.
L’accesso alla Biblioteca è gratuito ed è consentito a tutti gli interessati dietro presentazione di un documento d‘identità.
Oltre alle sale destinate alla ricerca e allo studio, la Biblioteca è dotata anche di una sala eventi per svolgimento di seminari, lezioni, conferenze, dotata di 47 posti a sedere. Tutti gli ambienti sono utilizzabili previa autorizzazione e su prenotazione.
Al piano superiore dell’edificio di San paolino che ospita la Biblioteca è stata realizzata, inoltre, una foresteria composta da 6 stanze con bagno per un totale di 9 posti letto e dotata di una grande sala comune.
Tale spazio è pensato per accogliere ospiti nell’ambito delle attività di ricerca, studio, istituzionali e di collaborazione del Parco Archeologico di Pompei.