Proseguono senza sosta a Torre Annunziata le attività delle forze dell’ordine per consegnare alla giustizia l’autore della brutale aggressione che lunedì sera è costata la vita al 61 enne Maurizio Cerrato.
L’aggressione sarebbe scaturita per futili motivi.
La figlia di Cerrato, Maria Adriana, si sarebbe appropriata di un posto auto che qualcuno aveva deciso di rendere “riservato” posizionando una sedia. Il gesto della ragazza, visto come uno sfregio, è stato punito squarciando uno pneumatico della donna.
Maria Adriana, nell’intento di sostituire la ruota della propria auto ha chiesto aiuto al padre che una volta giunto sul luogo è stato prima colpito con un compressore portatile per poi essere accoltellato al petto. Gesto fatale che è costato la vita all’uomo.
É caccia all’uomo quindi con le forze dell’ordine che non devono solo lottare con la criticità legata alla mancanza di videocamere di sorveglianza ma anche dal muro di omertà che si è palesato in città nelle ore subito successive l’aggressione.
Ad ora, gli inquirenti hanno gia sentito più volte l’unica testimone dell’aggressione, la figlia di Cerrato, Maria Adriana.
(fonte ANSA)