Uccide la figlia malata di Alzheimer e poi si toglie la vita.
E’ accaduto in via Vittorio Veneto a Marigliano, nel napoletano, dove un anziano di 89 anni, ha ucciso, con la pistola legalmente detenuta, la figlia di 56 anni, esplodendo contro di lei un solo colpo alla testa.
L’uomo ha poi rivolto l’arma contro se stesso, ed ha premuto nuovamente il grilletto ferendosi gravemente.
E’ questa la ricostruzione fatta dai carabinieri che li hanno trovati nel piccolo appartamentino fronte strada, che giacevano a poca distanza l’uno dall’altra: la donna era già morta, mentre l’anziano padre era agonizzante, ed è stato portato all’ospedale del Mare a Napoli, dove è deceduto poche ore dopo.
Una tragedia inattesa, che ha lasciato sconvolti i parenti e la comunità locale.
L’uomo era rimasto vedovo, ed accudiva, secondo i racconti, con amore e dedizione la figlia, malata da tempo di Alzheimer, aiutato anche dall’altro figlio, che abita non distante dal luogo della tragedia.
Nel tempo libero l’anziano si dedicava alla cura di un orticello vicino casa, e niente, secondo quanto racconta chi li conosceva, lasciava presagire un gesto del genere.
Cosa sia scattato nella testa dell’anziano, nessuno riesce a spiegarselo, in quanto molti sostengono che l’uomo era solare e appariva molto più giovane.
“Sembrava forte nonostante i problemi della figlia – raccontano alcuni conoscenti – era sempre ‘solare’, allegro, niente faceva pensare che fosse esausto al punto da farla finita”.
“Quando non era con la figlia si dedicava all’orticello, e per un uomo della sua età non era piccola cosa. Non sembrava sopraffatto, anzi.
Davvero una tragedia inaspettata. Adorava la figlia, faceva di tutto per lei”. Stamattina, però, qualcosa deve essere scattato nella testa dell’anziano, forse scoraggiato dalla malattia degenerativa della donna. (ANSA).