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La Turris cambia proprietà… anzi no!

Clamoroso epilogo sulla passaggio di consegne del club tra Antonio Colantonio e Francesco Guardascione.

Nemmeno 24 ore dall’annuncio dell’avvenuta cessione e scoppia il caso dei presunti bonifici non versati nelle casse della società.

Colantonio afferma: “Ho chiesto all’atto della firma del preliminare ulteriori soldi a garanzia della capacità economica ed ho riscontrato l’emissione di ulteriori bonifici, con tanto di quietanza, mi sono convinto che era la scelta giusta per il bene della Turris. Quei soldi erano una garanzia per il mercato, quindi per il futuro della Turris. Quando però martedì mattina, alle 10, ho visto che quel bonifico non era stato accreditato, mi sono preoccupato ed ho fatto ricerche più approfondite. È per questo che sono venuto allo stadio con avvocato e forze dell’ordine, perché ho avuto il forte sospetto che l’intera operazione potesse essere non veritiera, nonostante la lettera di tracciamento ricevuta”.

Si preannunciano inoltre azioni legali da parte dello stesso Colantonio.

Tuttavia Guardascione, in risposta alle accuse, chiarisce che “Sul preliminare c’è scritto che il bonifico di 350mila euro disposto il 26 gennaio è già confluito nelle casse della Turris. Chi dice che questi soldi non ci sono? Il contratto dice altro. Io penso di essere ad oggi il proprietario della Turris. I miei prossimi passi? Rinforzare la squadra, ci lavoro da questa mattina alle 7, avevo chiuso accordi con calciatori importanti. Io e i miei uomini eravamo in piena attività, perché da oggi ne abbiamo facoltà. Non ho capito perché Colantonio dica altro. Cosa faccio adesso? Vado a prendermi ciò che è mio, cioè la Turris, perché ho pagato”.

La tifoseria, già delusa dall’andamento della squadra in campionato (corallini terzultimi in piena zona play out), e in parte macchiata dagli incidenti post gara della scorsa settimana, adesso guarda con marcata preoccupazione al futuro della società.

La salvezza per molti appare adesso come una chimera e, con un mercato ancora aperto, la questione societaria trascina in acque agitate tutto l’ambiente.

 

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