Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione al sequestro di 83 milioni di euro quale profitto del reato disposto con decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli e convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale.
La misura fa seguito all’esecuzione del sequestro dei crediti d’imposta fittizi relativi al c.d. “Superbonus 110%”, originati da un Consorzio operante nel settore edile, pari a circa 110 milioni di euro.
L’attività trae origine da un’analisi dell’Agenzia delle Entrate sulla spettanza del bonus in materia edilizia previsto dal Decreto “Rilancio” (D.L. 34/2020), un beneficio fiscale riconosciuto nella misura del 110% dell’ammontare delle spese sostenute per la realizzazione di una serie di interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati all’efficientamento energetico.
I crediti fittizi, pari a complessivi 110 milioni di euro circa, erano stati concessi al Consorzio grazie allo sconto in fattura e poi parzialmente monetizzati mediante la cessione a intermediari finanziari.
La Procura della Repubblica di Napoli lo scorso gennaio aveva emesso la misura cautelare d’urgenza del sequestro dei crediti così da interromperne la circolazione, disponendo contestualmente le perquisizioni finalizzate a individuare i responsabili e consentire agli ignari cittadini coinvolti di adottare iniziative idonee a tutelare i loro interessi.
La Procura di Napoli ha da ultimo emesso anche il decreto di sequestro preventivo d’urgenza del profitto del reato per un importo pari a oltre 83 milioni di euro, da eseguire sui conti correnti degli indagati.
Il decreto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale partenopeo.