Un solo medico nel Pronto Soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco. Lo denuncia alla agenzia Dire Antonio Braucci, chirurgo e medico d’accettazione e d’urgenza al pronto soccorso del Maresca, quotidianamente a contatto con pazienti Covid-19.
“C’e’ una fascia enorme di pazienti sospetti, con una sintomatologia media o grave, che devono essere collocati fino a diagnosi accertata. Tutte queste persone afferiscono al pronto soccorso: c’e’ una tenda pre triage, ma dopo il primo screening i pazienti che dovrebbero essere trasferiti al centro Covid restano, invece, nell’area loro dedicata al pronto soccorso in attesa dell’esito del tampone”.
Fino alla settimana scorsa erano necessari in media fino a quattro o cinque giorni per conoscere l’esito del tampone. “Questo vuol dire che i pazienti, positivi o negativi, sono rimasti tutti in isolamento nello stesso spazio e hanno, quindi, maggiore rischio di infettarsi. Magari un paziente negativo si è positivizzato e occorre un altro tampone. Idem per i pazienti positivi, rimasti al Maresca, magari intubati. Vengono trasferiti al centro Covid soltanto quanto il tampone da’ esito positivo”.
“Finché non si libera un posto Covid a Boscotrecase o all’ospedale Cotugno di Napoli – prosegue Braucci – teniamo i pazienti anche positivi nel nostro ospedale”, una situazione che chiaramente mette a rischio anche il personale sanitario. “I dispositivi di protezione individuale stanno arrivando ma sono contati e non si possono sprecare, né posso dire che arrivino i dispositivi più appropriati. Abbiamo le mascherine, ma solo le Ffp2 e ne arriva una a testa per il personale di turno, così le tute. Non abbiamo caschi di protezione, né guanti lunghi, né calzari, né visiere. Dobbiamo ‘arrangiarci’ e questo è un grosso problema. I dirigenti dovrebbero partecipare di più, dovrebbero venire a vedere cosa ci serve, senza aver paura di contrarre il virus”.