L’ufficio postale di via Nazionale, zona Leopardi, a Torre del Greco è chiusa ormai da mesi. Probabilmente sono stati dei problemi strutturali del locale utilizzato per la sede a causare la decisione delle Poste di chiudere. Da mesi persiste, di fatto, un braccio di ferro tra la società ed i proprietari del locale.
Ufficialmente la chiusura è stata stabilita anche sulla base dello scarso rendimento dell’ufficio postale. Tuttavia, i residenti hanno smentito tale valutazione.
Gli uffici di Leopardi abbracciavano un bacino di utenza molto vasto. Infatti, i cittadini ci hanno confermato che contava circa 7.000 conti correnti attivi al momento della chiusura.
Un ufficio postale attivo da 57 anni, che restava aperto sia la mattina che il pomeriggio, rientrando quindi nella “serie A” per servizi offerti e carico di lavoro smaltito.
Oggi, le serrande sono perennemente abbassate e decorate dagli striscioni di protesta.
Migliaia di utenti si vedono costretti a spostarsi per raggiungere gli uffici postali al centro città, chilometri di distanza per effettuare operazioni sul conto, ritirare la pensione o solo per spedire una raccomandata. Tanti gli anziani che devono compiere questa traversata ogni mese.
Una situazione che grava sulla zona di Leopardi, per molti residenti completamente abbandonata dalle istituzioni cittadini: tanti i negozi che chiudono i battenti mentre i pochi uffici rimasti scelgono di trasferirsi altrove.
Sabato primo febbraio i cittadini, su iniziativa di Forza Nuova, hanno portato avanti una raccolta firme per chiedere di riaprire l’ufficio postale. Più di mille firme sono state raccolte dal banchetto di stanza nel parcheggio di Leopardi, di fronte alla Chiesa della Madonna del Buon Consiglio.
Un’iniziativa che forse non cambierà la situazione, ma sicuramente potrà far sentire la voce di residenti arrabbiati che troppo spesso si sono sentiti abbandonati e trattati come cittadini di serie B.