Parte venerdì 6 dicembre, la rassegna teatrale alla SS. Trinità, ad ingresso gratuito, ideata e diretta da Gigi Di Luca e organizzata dall’ Ethnos Club, con il sostegno della Città Metropolitana di Napoli, in collaborazione con il Comune di Torre del Greco.
“Una rassegna teatrale che abbraccia la musica ed il teatro”, così il direttore artistico Gigi Di Luca. “Attività che ampliano e valorizzano l’offerta culturale del territorio offrendo un’opportunità di riflessione, di analisi, confronto ed incontro con gli artisti professionisti, i giovani e il pubblico.”
L’ Associazione Culturale Ethnos Club attiva sul territorio di Napoli e provincia con l’organizzazione e la produzione di rassegne e spettacoli teatrali, crede fermamente nello scopo educativo e di formazione umana del teatro, e in particolare nell’aiuto che può dare ai giovani ad affrontare con maggiore sicurezza la complessa realtà sociale in cui si muovono, sostenendoli nel loro lavoro di crescita e sviluppo.
Venerdì 6 dicembre alle ore 20.30, sarà la giovane interprete e regista Piera Russo, ad inaugurare la Rassegna con lo spettacolo “Respiro piano”, finalista “Short Lab” 2018 Teatro Cometa OFF, Roma; primo Premio concorso “Le Cortigiane” 2018, Napoli, menzione di Merito per il Premio Teatrale Nazionale “Franco Angrisano” 2018; Premio miglior attrice a “I corti della formica” 2018, Napoli.
Campania, fine anni 50 del 900. Matilde è alle prese con gli operai intenti a liberare la casa della famiglia d’origine. La giovane donna ha deciso di cedere l’appartamento e sta selezionando la mobilia ed i complementi d’arredo da tenere in ricordo, vendere all’antiquario o distruggere. Ogni oggetto, rimasto perfettamente integro nonostante il tempo passato, le rievoca un ricordo lontano, un’emozione: il vecchio giradischi del nonno, i fragili giocattoli regalati dallo zio, la finestra serrata dalla madre ma anche l’imperioso armadio, un’enorme misterioso rifugio che chiede di essere aperto per non tramutarsi in gabbia.
“Un viaggio onirico” , come spiega la protagonista, “in cui gli oggetti sono chiavi che aprono le porte della mente della protagonista e la catapultano nei luoghi, nei sapori, negli odori, nelle parole dell’infanzia, nei personaggi della sua storia familiare per come lei li ha vissuti da bambina. Una dimensione dove si intrecciano linguaggi, musiche e piani narrativi diversi connessi da un unico filo: la ricerca di un senso.”
Si continua giovedì 12 dicembre con “Magnificat” – un incontro con Alda Merini, interpretato da Caterina Pontrandolfo accompagnata al pianoforte da Rodolfo Medina e si chiude giovedì 19 dicembre con “ ‘E cammarere” del giovane Fabio Di Gesto, ispirato a “Le serve” di Genet