Quasi 2.300 pasti che potenzialmente potrebbero essere preparati quotidianamente, circa 2.000 dei quali destinati ai soli alunni.
Sono i numeri della refezione scolastica a Torre del Greco, servizio che parte oggi, mercoledì 16 ottobre.
Un servizio erogato a tutti gli istituti comprensivi e destinato alle classi che fanno tempo pieno, voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella, grazie all’impegno profuso dall’assessore alla pubblica istruzione Mariateresa Sorrentino e all’ufficio guidato dalla dirigente Luisa Sorrentino.
Dai numeri in possesso dell’ente, anche quest’anno si registra un aumento dei beneficiari, nel solco di un trend di crescita che va avanti negli ultimi anni.
Prova ne sia il fatto che, alla chiusura delle iscrizioni, sono ben 1.922 gli utenti che beneficeranno della refezione scolastica.
Lo scorso settembre, infatti, con un’apposita delibera la giunta aveva approvato l’erogazione del servizio mensa ad altre sei classi a tempo pieno istituite presso gli istituti Angioletti, Giampietro-Romano e Don Milani.
Per il corrente anno scolastico, dunque, il servizio riguarderà complessivamente 83 classi dell’infanzia e 38 della primaria.
Numeri da record anche per quanto riguarda la preparazione complessiva dei pasti giornalieri, che potrà arrivare potenzialmente a 2.297 pasti, aggiungendo agli alunni delle famiglie che hanno fatto richiesta di beneficiare del servizio, i 322 pasti per gli insegnanti e i 53 per il personale Ata.
Restando nel campo della pubblica istruzione, va ricordato che dallo scorso 11 ottobre gli studenti delle scuole superiori cittadine beneficiari delle cedole librarie possono ritirare i libri presso tutti gli esercizi convenzionati.
Anche in questo caso si registrano numeri da record, in linea con una crescita esponenziale avviata nel 2021 con l’introduzione delle nuove modalità di gestione del contributo.
Per il corrente anno scolastico, sono state ammesse 2.879 cedole: un numero così elevato da rendere insufficienti le risorse finanziarie trasferite dalla Regione Campania, pari a circa 371mila euro.
Per assecondare tutte le richieste pervenute, si è reso quindi necessario integrare lo stanziamento con altri 204mila euro recuperati dai residui relativi ai precedenti fondi regionali trasferiti negli anni antecedenti al 2021, quando tali risorse venivano utilizzate in maniera parziale, visto che non si superavano mediamente le 700-800 cedole concesse.