Il 15 e 16 giugno si terrà la Notte Sacra del Campanile, in occasione dei 230 anni dall’eruzione vesuviana del 1794.
Sarà un appuntamento di grande valore civico che vedrà il suo culmine con l’inedito spettacolo piromusicale al Campanile, come annunciato dal presidente del Comitato Vincenzo Nocerino durante la presentazione degli eventi e del musical “Lu prevete faticatore” in programma il 17 e 18 maggio.
Il 22 e 23 giugno invece la Notte Sacra dell’Immacolata celebrerà il settantesimo anniversario di un momento importante per la vita della comunità religiosa e popolare torrese, l’incoronazione della statua dell’Immacolata Concezione avvenuta nel 1954.
Un weekend dal grande valore religioso e sociale, dal momento che il culto per l’Immacolata Concezione è profondamente radicato nel cuore e nella storia del popolo torrese come ha sottolineato don Giosuè Lombardo nel suo intervento, definendo altresì giugno mese “vincenziano” a pieno titolo, in virtù delle diverse date simboliche nel percorso spirituale ed umano del parroco Santo.
Per quelle date infatti, sono stati presentati anche i 4 itinerari turistici, parte integrante del progetto Notte Sacra che partiranno ufficialmente nei giorni 3 – 4 – 5 – 10 giugno.
Gli itinerari entreranno poi a pieno regime ed il Comitato è già al lavoro per garantirne la fruibilità continuativa ed il posizionamento sul mercato dell’offerta turistica, anche attraverso una strategia comunicativa sempre al passo con i tempi, come dichiarato dai membri del Comitato Ciro Langella e Salvatore Esposito.
Presenti alla conferenza il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, che ha voluto ribadire come il confronto costante con la comunità ecclesiale ed il Comitato nello specifico del progetto Notte Sacra, sia tra le priorità dell’amministrazione anche in funzione della crescita turistica della città, e la vice presidente della Regione Campania Loredana Raia che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal Comitato ribadendo l’attenzione massima delle istituzioni regionali verso questo progetto che ha un grande valore sociale, riuscendo a riunire intorno alla figura straordinaria di San Vincenzo Romano sia la componente religiosa e quella laica, in un percorso di crescita sociale per la città.