“Negli anni ho preso innumerevoli contravvenzioni”: è il racconto di Maria Orlando, presidente dell’associazione La Libellula, da anni in prima linea a difesa dei diritti dei disabili. “Addirittura ne arrivavano spesso, anche sei o sette in una settimana, la media di una al giorno. Più volte – prosegue il racconto – ho urlato a gran voce, anche via social, che la maggior parte di queste erano illegittime in quanto essendo io, portatrice di handicap, in base all’art. 7 del codice della strada, in caso di necessità mi era concesso parcheggiare anche dove vige il divieto di sosta, purché non si intralci il traffico veicolare e pedonale.
Ovviamente questa eccezione è concessa a tutti coloro che versano in una condizione di disabilità, soprattutto quando si vivono disagi riguardanti la deambulazione e quindi parcheggiare in prossimità di dove si intende arrivare ha la priorità assoluta in quanto è in esso conclamato il caso di necessità.

orlando
Più volte mi fermano per strada con l’ appellativo la “SIGNORA delle MULTE” e mi chiedono il perché di così tanti errori commessi da parte del corpo di Polizia Municipale e molte vittime di contravvenzioni di questo tipo, pur essendo nella ragione decidono di pagare ugualmente il verbale nonostante l’illegittimità, o perché non sanno dei ricorsi o non sanno a chi rivolgersi, o perché ignoranti in materia oppure perché temono addirittura ritorsioni in futuro da parte dell’ Agenzia delle entrate.  
Voglio informare la categoria dell’ennesimo ricorso in autotutela che ho presentato, in merito all’ultima contravvenzione ricevuta, e che ovviamente ho vinto, vorrei che fungesse da sprono per coloro che si ritrovano nella medesima situazione, vi invito a fare ricorso perché non è giusto subire un’ illegittimità da parte degli agenti che vogliono far pagare a noi la loro ignoranza in materia di leggi e regole del codice della strada, non è giusto che un automobilista diversamente abile oltre l’abnorme difficoltà che deve vivere per cercare di abbattere ogni forma di barriera architettonica presente in strada debba anche subire l’incompetenza e spesso l’arroganza di chi, indossando una divisa, si sente in diritto di multarti anche se non ci sono le condizioni per poterlo fare.
Invito invece il corpo di Polizia municipale locale a fare un corso di aggiornamento per quanto concerne leggi e regole del codice della strada soprattutto in materia di disabilità, capisco la percentuale che andrete a percepire ogni fine anno sul totale delle contravvenzioni fatte, ma sparare a zero su coloro, che per la loro condizione di handicap già fanno una gran fatica a stare al passo con la società di appartenenza a causa delle loro limitazioni e svantaggi, lo reputo alquanto meschino e scorretto.
Basterebbe solo studiare un po’ di più prima di prendere il blocchetto delle contravvenzioni e annotare a casaccio.
Io, intanto, i ricorsi li farò sempre, anzi ho anche richiesto un incontro con il Prefetto nella speranza che possa rispondermi affermativamente quanto prima, cosicché porterò alla sua attenzione ciò che accade nella nostra bella città grazie ai nostri amati agenti di polizia municipale”. Non manca poi l’appello. 
“Fate i ricorsi – conclude Orlando – se ritenete di aver subito un’ illegittimità, così, a fine anno, il loro fondo pensionistico sarà pari a 0 e finirà questa speculazione che non si ferma nemmeno dinnanzi ad un’ automobile dotata di regolare contrassegno per disabili”.