Prosegue, senza sosta, nei porti del Compartimento Marittimo di Torre del Greco, il contrasto della Guardia Costiera alle pratiche illecite di pesca, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Campania.

Nelle prime ore della mattinata di ieri, 3 marzo 2021, personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Portici, con il supporto della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, nell’ambito delle consuete ed istituzionali attività di vigilanza e controllo a tutela dell’ecosistema marino e delle filiere ittiche, hanno provveduto ad ispezionare un Motopeschereccio intento a sbarcare prodotti ittici all’interno del porto del Granatello di Portici.

Dal controllo, è emerso che il Motopesca effettuava operazioni commerciali, all’interno del porto, in orario non consentito e, soprattutto, che, a bordo, aveva imbarcato n. 3 persone, senza la prescritta iscrizione sul ruolino equipaggio.

Il Comandante del peschereccio, è stato identificato ed immediatamente sanzionato, con verbale amministrativo di circa 2.0000 euro, per aver violato la vigente Ordinanza che disciplina gli orari di sbarco dei prodotti ittici all’interno del Porto del Granatello e, come previsto dal Codice della Navigazione, con ulteriori n. 3 verbali amministrativi per irregolare assunzione di persone imbarcate a bordo, per un totale di circa 900 euro di sanzione.

Nella stessa mattinate, personale della Motovedetta CP 549, dipendente dalla Capitaneria di Porto di Torre del Greco, ha provveduto a rimuovere l’ennesima rete da posta, di circa 100 metri di lunghezza, che, priva dei previsti segnali di riconoscimento, era stata, ancora una volta, calata a pochi metri dall’imboccatura del porto di Torre del Greco, in assoluto dispregio alla vigente normativa in materia di pesca e soprattutto di sicurezza della navigazione.

I militari hanno, quindi, svolto un’ulteriore ed importante attività di tutela ambientale, vigilanza pesca e sicurezza della navigazione.

Infatti, l’attrezzo, non essendo opportunamente segnalato costituiva un evidente pericolo per la sicurezza marittima, risultando, altresì, particolarmente dannoso per l’ecosistema marino.

La rete da posta è stata sottoposta a sequestro e si va ad aggiungere agli oltre 500 metri di reti già sequestrati, per le stesse ragioni, nel corso dei mesi precedenti.

L’attività di contrasto a qualsiasi forma di pesca illegale proseguirà nei prossimi giorni per garantire la salvaguardia delle specie ittiche, dell’ecosistema marino e della sicurezza delle attività marittime.

NUMERO BLU PER L’EMERGENZA IN MARE: “1530”

(gratuito da fissi e mobili)