In particolare si è registrato un incremento notevole dei certificati di malattia, di breve durata, pari ad un tasso di assenteismo superiore al 35% della forza attiva del cantiere nel periodo natalizio.
Solo il 23 dicembre mancavano all’appello appena 10 malati, incrementati in maniera anomala sino a diventare 16 il 27 dicembre, 21 il 28 dicembre e ben 32 oggi.
Oltretutto, gran parte dei lavoratori malati in questo periodo sono gli stessi risultati assenti durante le festività natalizie dell’anno 2020, quando si è registrato un caso analogo di assenteismo.
Il dubbio è che possa trattarsi di una protesta non autorizzata per via di alcuni licenziamenti e contestazioni disciplinari eseguite negli ultimi tempi, con l’obiettivo di creare gravi problemi di organizzazione e disagi al servizio di igiene ambientale.
Tutto ciò in un periodo come quello natalizio, notoriamente caratterizzato da una maggiore produzione di rifiuti, oltre che da una spiccata sensibilità, dato il periodo festivo, alla pulizia della città oltre ad un più marcato afflusso turistico. Non a caso quello natalizio rientra nel periodo di franchigia per gli scioperi (dal 17 dicembre al 7 gennaio).
L’azienda metterà in campo tutte le azioni per evitare disagi alla cittadinanza, provvedendo a inviare personale sostitutivo per cercare di arginare l’emergenza.