Un canto di resistenza, di libertà, di amore e di lotta comune. Bella Ciao, la canzone simbolo della lotta partigiana contro il fascismo, diventa oggi la colonna sonora di una nuova lotta, quella al nemico invisibile ma non meno crudele, il Covid-19.
22 artisti di Torre del Greco e dintorni, ognuno dalla propria abitazione, coordinati dal maestro Vincenzo Nocerino, hanno deciso di reinterpretare il celebre canto popolare uniti in un’unica grande voce di speranza.
“Una versione intensa, appassionata, realizzata nella consapevolezza che per combattere le battaglie di oggi non bisogna dimenticare quello che è stato fatto dai nostri predecessori”, spiegano i musicisti.
“Il sacrificio e le sofferenze di questi mesi hanno attraversato la città corallina dal Vesuvio passando per i vicoli della città fino ad arrivare al mare. Torre del Greco sussurra che questa Resistenza è diversa, è un po’ come quando si ama qualcuno. Il dolore, la lotta, la passione e la trepidazione condividono tutte le stesse emozioni: cantare presto la vittoria.
Un grido di gioia e di speranza da ogni parte della nostra città del Corallo, per tornare presto a cantare insieme e a brillare come quella luce, alba nascente fuori dall’eternità.
Proprio come fa lei: Torre del Greco, Bella Ciao. E la speranza ebbe nuova luce”.
Musicisti: Giuseppe Caputo (pianoforte), Vincenzo Nocerino (organo), Raffaele Vitiello (fisarmonica), Gennaro Marrazzo (flauti), Nicola Di Lecce (flauto, ottavino, cori e voce recitante), Francesco Acampora (ottavino e sax), Raimondo Esposito (tromba), Gianpiero Di Lecce (clarinetto), Antonella Marino (corno), Giovanni Sanarico (violoncelli), Francesca Masucci (violino), Diego Armando Nicola Dentice (chitarre acustica ed elettrica), Toto Toralbo (mandolino, mandoloncello e cori), Nello Montella (batteria), Gaetano Garofalo (percussioni), Antonino Di Lecce (tammorre, canto e missaggio audio). Coro SATBB con le voci di Jessika Crispino, Sara Panariello, Rita Di Somma, Gennaro Marrazzo, Vincenzo Nocerino, Salvatore Mirolla.
Da un’idea di Vincenzo Nocerino, mixaggio di Antonino Di Lecce