“Si tratta del primo tassello per garantire un servizio strutturato in relazione all’intero ciclo integrato dei rifiuti”. L’assessore con delega all’igiene ambientale Antonio Romando ha presentato così, nella seduta del consiglio comunale tenutasi mercoledì 23 aprile a palazzo Baronale, il futuro centro di raccolta che l’amministrazione comunale ha intenzione di realizzare in un’area di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa acquisita a patrimonio dell’ente dopo che in passato sono stati acclarati abusi di natura edilizia.
L’assessore l’ha fatto prima della votazione favorevole dell’assise alla delibera di attestazione dell’interesse pubblico, della dichiarazione di pubblica utilità e dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica relativi al sito.
“Già all’atto della presentazione del nuovo piano industriale del ciclo integrato dei rifiuti – ha proseguito il componente della giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella – è stato evidenziato come le infrastrutture rappresentano un elemento essenziale.
Nello specifico, il sito è stato acquisito al patrimonio comunale in seguito ad attività abusive: da qui è stato stabilito di trasferire a questa opera i finanziamenti ricevuti da Città Metropolitana per creare inizialmente un centro servizi nell’attuale mercato di viale Sardegna. L’obiettivo è creare un hub che consenta il deposito di tutte le frazioni, ad eccezione dell’umido. All’interno sarà allocato anche un infopoint, dove verranno tra l’altro distribuiti i calendari per la raccolta giornaliera e i kit per la differenziata.
Un secondo centro sarà realizzato nell’area dell’ex depuratore di Santa Maria la Bruna, con l’obiettivo di dare alla cittadinanza la possibilità di conferire le varie frazioni prodotte. Cercheremo di tenere aperto l’hub il più possibile nel corso della giornata, ma queste sono attività che verranno un attimo dopo. Tra gli obiettivi, c’è anche l’eliminazione del punto di raccolta temporaneo individuato nella zona del parcheggio Palatucci”.
Entrando nello specifico di quanto approvato dal consiglio comunale, nella delibera viene evidenziato che “la destinazione ad ‘insediamento commerciale esistente’ risulta di fatto superata giacché le opere ivi presenti sono state demolite, l’attività commerciale è stata interrotta e le particelle, attualmente inedificate e inutilizzate, sono state acquisite al patrimonio dell’ente” e che “la funzione di centro comunale di raccolta dei rifiuti costituisce un servizio pubblico necessario ed essenziale, al più che l’opera costituirebbe il primo ed unico – ad oggi – centro comunale di raccolta della città”.