Resta quella ferita aperta nel cuore della città. La fontana delle cento cannelle, da tutti nota come le cento fontane, risale al 1700 e rappresenta una testimonianza della storia e della vita di Torre del Greco. Da tempo a più riprese partono denunce per lo stato di abbandono dell’area, ancora oggi è evidente. L’inciviltà anche, come documentano le riprese effettuate ieri mattina. Dopo il restauro del 2009, il declino è stato progressivo e inesorabile. Le lamentele sulle pessime condizioni del complesso della zona porto si ripetono da anni ma il degrado continua a crescere. L’area un tempo adibita a lavatoio, fu sommersa dalla lava del Vesuvio ma poi riportata alla luce. Il corso d’acqua sottostante fu rintracciato e fu costruito lo scalone in discesa che oggi si presenta pieno di erbacce. Il complesso è sommerso dai rifiuti e nel tempo è stato sfregiato dai vandali e dalle loro bombolette spray. Il percorso della scalinata è accompagnato da cartacce e spazzatura. Le panchine sono inutilizzabili perché sedersi significherebbe soffocare tra i rifiuti. Quella posta accanto alle ringhiere è invece ormai rotta. Uno schiaffo alla storia e alla tradizione del complesso un tempo centro di aggregazione e attualmente solo simbolo di degrado e incuria.