Di seguito il comunicato di Luigi Caldarola:
“11 anni, pestato con un tirapugni da tre coetanei, nella nostra Torre del Greco. No, non ci sto, questa cosa fa male e mi fa rabbrividire, perchè da padre di due bambini” -.
afferma Luigi Caldarola – “non posso pensare che possano a breve imbattersi per chissà quale remota motivazione in un rischio vero, reale, per la propria incolumità!”
Perchè la storia della sfortunato ragazzino torrese, vittima di aggressione, violenze gratuite e bullismo, è a tutti gli effetti una tragedia sfiorata, che resta una brutta e becera pagina della totale mancanza di etica e di educazione che caratterizza i nostri tempi, ma che sarebbe potuta evolversi, con grande facilità, in una delle più tristi e brutte pagine di cronaca nera della nostra città.
“Non ci sto” – aggiunge Caldarola – “Non posso accettarlo, in una città come la nostra, figlia della cultura e della bellezza e non posso pensare ad un futuro in cui i miei stessi figli potranno essere vittime di questo “sistema” malato e bacato, in una totale assenza valoriale.
Noi abbiamo il dovere di rendere le strade, luoghi di condivisione positiva e di incontro, dobbiamo tutelare le categorie più deboli e garantire a tutti i pieni diritti, primo tra tutti l’incolumità.
Ed è inammissibile, a tal proposito, pensare ad una città senza opportune misure di controllo e di sicurezza.
Ricordo – aggiunge – un’intervista che rilasciò non più di un mese fa una mamma, Franca, allo “sportello di idee e proposte digitale” de “Il Cittadino”, preoccupata di far scendere i propri figli in certe fasce orarie o in certe zone, ancora oggi poco controllate e lasciate allo sbando.
Dobbiamo tutelare e tutelarci tutti, perchè il nostro piccolo concittadino, potrebbe essere il figlio di tutti e dobbiamo garantire a tutti più sicurezza, più controllo in città, maggiore presenza delle forze dell’ordine preposte e agire, al contempo, sull’aspetto educativo dei più, sensibilizzando la cittadinanza e i più piccini all’importanza dell’etica, dei valori, della condivisione positiva, dello star bene insieme, distogliendoli dai cattivi esempi a cui troppo spesso sono lasciati esposti!”.