Si è tenuta questa mattina presso l’Agenzia del Turismo Regione Campania e in diretta facebook il primo tavolo tecnico per la “mobilità gentile”. Il piano promosso da Donato Aiello, Presidente del Patto Territoriale Penisola Sorrentina vede una serie di progetti che riguardano i comuni di Pompei, Castellammare e Vico Equense per la creazione di un percorso ciclabile che unisca i siti di interesse locali. Tra i relatori dell’incontro il Presidente di Eav, Umberto De Gregorio e Tristano dello Joio, Presidente del Parco Regionale dei Monti Lattari che hanno rilanciato il concorso di idee per il Faito.
“Unire i punti di interesse della nostra montagna unica nel suo genere per la vicinanza al mare – spiega Tristano dello Joio, Presidente del Parco Regionale dei Monti Lattari – è un modo per ridurre i consumi e agevolare una mobilità gentile. Il concorso di idee pensato per 4 luoghi di interesse della montagna è rivolto a professionisti e privati che intendano partecipare per progettare una rete di percorsi di mobilità dolce e soluzioni alternative capaci di rafforzare e ricucire le reti ecologiche , garantendo una fruizione privilegiata dei paesaggi e dei siti di maggiore interesse”.
I luoghi da unire secondo l’idea promossa dal Patto Territoriale Penisola Sorrentino sono: il piazzale dei Capi, piazzale della Funivia, Piazzale San Michele e località del Campaiuolo. Il concorso di idee vuole valorizzare e promuovere l’economia locale , tutelando il patrimonio antropico, ambientale e culturale. “Il Faito ha dimostrato di essere fuori moda – prosegue Dello Joio – in un momento in cui tutto il comparto turistico è fermo, la nostra montagna registra numeri record nonostante le norme anticontagio. Faito è l’icona del nostro Parco e la testimonianza che grazie alla sinergia tra Enti – ringrazio Eav per l’attività continua della Funivia – tutto è possibile. Siamo gli unici al mondo ad offrire una funivia che dal livello del mare sale a millecento metri di altezza, siamo gli unici ad offrire boschi e sentieri che rientrano contemporaneamente nelle aree Sic di interesse comunitario, nella Rete Natura 2000 e sono classificate come zone di protezione speciale (Zps). Il Parco nel 2003 è nato proprio per proteggere queste ricchezze e noi lo stiamo facendo giorno dopo
giorno”.