Sversamenti illeciti in via Montagnelle, la segnalazione delle associazioni. Segue il comunicato:
“Le associazioni :
– Associazione Primaurora ODV con sede in Via Vittorio Veneto n° 26 , Torre del Greco (NA) CF 95256140633, Presidente Silvano Somma nato a Torre del Greco il 27/05/1989
– Club Alpino Italiano Commissione Tutela Ambiente Montano (CAI/TAM) con sede operativa in Via degli
Astronauti n° 65 San Sebastiano al Vesuvio ( NA) presidente Ciro Teodonno nato a Napoli il 03/12/1967
– Associazione Falchi del Vesuvio con sede in Via Carlo Pisacane 72/ Bis, Trecase ( NA) CF 90085660638 , Presidente Sandra Ardito nata a Napoli il 18/11/1965
Segnalano che durante alcuni monitoraggi ambientali eseguiti anche nell’ambito della
collaborazione con il Comune stipulata con la nota PROT. N° 74883 del 22/12/2020, hanno potuto constatare che nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio , nel Comune di Torre del Greco, in Via Montagnelle 2, risultano depositati cumuli, più o meno grandi, derivanti da sversamenti illeciti di materiali eterogenei tra i quali anche alcuni classificabili come materiali speciali e pericolosi. Lo sversamento risulta essere continuo e duraturo nel tempo ed anche le recenti pulizie non risultano essere soluzione definitiva al problema che va arginato a monte, in modo preventivo. Di seguito il sito viene identificato e geo-localizzato al fine di rendere più facili ed efficaci gli interventi specificando che, lo stato dei luoghi da noi visitati e le rispettive foto risalgono ad alcuni giorni fa e che nonostante le pulizie, l’area è già tornata ad essere sito di sversamento. Si segnala che gli sversamenti segnalati ricadono nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio e in area SIC e ZPS.
La seguente segnalazione viene mandata a tutte le istituzioni competenti, affinché tramite una cooperazione tra le stesse si possa trovare risoluzione al problema ( attingendo ad esempio ai fondi messi a disposizione dal PNV proprio per la risoluzione della problematica dello sversamento rifiuti).
Dettagli della problematica nell’area in questione: L’area in questione risulta una vera e propria discarica a cielo aperto con il rilascio, costante e continuativo, di materiali eterogenei (partendo da materiale di risulta di aziende tessili fino ad arrivare scarichi derivanti dal settore dell’edilizia) . Presenti il loco anche materiali pericolosi, quali guaine di asfalto. Il luogo è stato anche oggetto di sopralluogo da parte del Ministro Sergio Costa in data 21/02/2019.
Le ripetute rimozioni eseguite nel tempo del Comune, purtroppo, non sono servite tuttavia a bloccare il fenomeno che prosegue senza sosta.
Possibile soluzione: posizionamento di una sbarra che permetta il solo accesso pedonale a valle della strada, nei punti in cui quest’ultima non permette il passaggio tramite varchi laterali. Nei pressi della sbarra o sulla stessa, già prima dell’ avvio dei lavori di realizzazione, per informare la popolazione, potrebbe essere affisso un cartello con i numeri da contattare per eventuale accesso ai luoghi in auto da parte di soggetti legittimati.
L’opera potrebbe essere realizzata secondo tutte le prescrizioni dell’Ente Parco e nel rispetto di tutta la normativa vigente e le chiavi potranno essere consegnate agli aventi diritto ( proprietari dei fondi a monte, forze dell’ordine, tecnici comunali, vigili del fuoco ecc.). Per la realizzazione della stessa si può fare riferimento ai fondi messi a disposizione dal PNV oppure a fondi propri del Comune, poiché progettazione e realizzazione non risulteranno probabilmente eccessivamente onerosi ( probabilmente risulta più onerosa e
soprattutto meno efficace la costante opera di rimozione di rifiuti speciali).
Altra importante operazione da eseguire può essere quella di direzionare le telecamere presenti su Via Montagnelle in direzione dell’imbocco di Via Montagnelle 2 al fine di intercettare anche i flussi che avvengono nell’area.
CIO’ PREMESSO LE SCRIVENTI ASSOCIAZIONI CHIEDONO
L’immediata bonifica totale dell’area, l’individuazione dei responsabili e la messa in atto di misure di prevenzione atte ad impedire il ripetersi di tali fenomeni, anche prendendo in considerazioni i suggerimenti sopra indicati, se ritenuti validi. Si segnala che in particolar modo la soluzione che ha per oggetto la messa in opera di una sbarra potrebbe essere la più efficace, soprattutto se abbinata ad una telecamera, già esistente, che monitora quest’ultima. Utile a tal fine anche il potenziamento del sistema di foto-trappole comunali e di controllo da parte degli organi competenti in materia ( polizia municipale, carabinieri forestali ecc.).
I firmatari e le rispettive associazioni rimangono a piena disposizione per dettagli ed un confronto su tale tematica.