Va a Toni Servillo il Nastro d’Argento alla carriera 2020, riconoscimento che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna tradizionalmente, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto degli iscritti al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna i Nastri dal 1946.
Lo riceverà, come i vincitori del Nastro dell’Anno andato al film di Giorgio Diritti Volevo Nascondermi con Elio Germano, nel corso della serata di premiazione prevista alla fine di giugno a Roma, dopo il voto che assegnerà i premi tra i candidati che saranno annunciati domani, mercoledì 27 maggio alle ore 12.00, in diretta streaming sui canali del Sindacato.
“Un protagonista che continua a lasciare il segno regalandoci personaggi e interpretazioni sempre indimenticabili, nel cinema quest’anno con L’uomo del labirinto di Donato Carrisi, 5 è il numero perfetto, film d’esordio di Igort e, anche nel doppiaggio, con la bellissima voce di Leonzio in un piccolo gioiello come L’invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti”, si legge nella motivazione. “È un perfezionismo, il suo, che continua ad affascinarci e fa la differenza anche nella qualità, nata oltre lo schermo e prima dello schermo, nel suo fare teatro”.
“Personaggi come i sorrentiniani Tony Pisapia de L’uomo in più, Il Divo Giulio o Jep Gambardella che a Hollywood piace perfino per le giacche o il Titta de Le conseguenze dell’amore, sono icone in un quarantennio di performance che, tra teatro e cinema, continuano a sorprendere il pubblico come la stampa e la critica” sottolinea ancora, a nome dei Giornalisti Cinematografici, Laura Delli Colli, “senza dimenticare le inquietudini di certi inquirenti che – dal commissario de La ragazza del lago all’agente Vogel de La ragazza nella nebbia fino all’investigatore Genko de L’uomo del labirinto – ci regalano, tra il giallo e il noir, un’altra gamma delle sue interpretazioni”.