HomeNewsAttualitàStrage Moby Prince: il ricordo della CGIl di Torre del Greco

Strage Moby Prince: il ricordo della CGIl di Torre del Greco

Il 10 aprile 1991, nella rada di Livorno, a seguito della collisione con l’Agip Abruzzo (Società SNAM) sul Traghetto Moby Prince (Società NAVARMA) si sviluppò un vasto incendio alimentato dalla fuoriuscita del petrolio dall’Agip e riversatosi sulla Moby. Morirono tra equipaggio e passeggeri 140 persone, il più grande disastro della Marina Mercantile Italiana.

Ed è sicuramente la più grande strage sul lavoro in Italia, 65 dei 140 morti erano membri dell’equipaggio, di cui 5 lavoratori marittimi torresi, (Ciro Cirillo di anni 25, Domenico Cervini di anni 21, Ciro Frulio di anni 18, Vincenzo Paino di anni 33, Ciro Vitiello di anni 31) perdendo la vita sul proprio posto di lavoro.

L’unico sopravvissuto fu Alessio Bertrand, un giovane mozzo di Ercolano, mentre le altre 140 persone morirono, principalmente a causa delle ustioni e dal fumo che si sprigionò dai vari materiali che bruciavano. Le prime versioni ufficiali attribuirono l’incidente a un errore umano del comandante Ugo Chessa, e ipotizzando la presenza di un banco di nebbia che avrebbe ridotto la visibilità. I soccorsi arrivarono notevolmente in ritardo, e ciò avrebbe impedito di salvare vite umane.

 Il 22 gennaio 2018 la Commissione parlamentare d’inchiesta del Senato pubblica la relazione finale in cui finalmente parte della verità viene a galla: non ci fu negligenza da parte del Comandante della Moby Prince Ugo Chessa, non c’era nebbia al momento della collisione, molte persone rimasero in vita fino alla mattina successiva e non per 30 minuti come si ipotizzò dalle prime indagini, i soccorsi si dedicarono principalmente all’Agip Abruzzo.

La Commissione d’inchiesta della Camera dei deputati (dal 2021 al 2022) condivise le conclusioni della Commissione d’inchiesta del Senato. La seconda Commissione è giunta ad un importante conclusione: la Moby Prince è stata costretta a virare per evitare un ostacolo che si è trovata davanti improvvisamente, quando era in prossimità della petroliera.

 La CGIL Camera del Lavoro di Torre del Greco sempre attenta ai bisogni dei lavoratori e alle dinamiche di sviluppo sul territorio, mettendo al primo posto il lavoro marittimo che tanto ha dato a questa città, è impegnata tutti i giorni a supportare la cittadinanza, le donne, i lavoratori, i precari, i non occupati a cercare di risolvere varie problematiche che possono nascere. 

La strage della Moby Prince ci ha trasmesso l’esigenza di ricordare tutte le tragedie del mare dove sono morti marittimi torresi e l’abbiamo fatto con un’iniziativa tenuta il mese di dicembre 2023 nel salone della Chiesa di Portosalvo. Inoltre il lavoro certosino della giornalista Mariella Romano supportata dal totale impegno della CGIL – Zona di Torre del Greco, ha prodotto un libro che parla di queste tragedie: UOMINI IN MARE, storie di marittimi torresi, naufragi e battaglie sindacali. (Prima edizione  5 Dicembre 2023)

Un plauso va all’Amministrazione Comunale che il 10 aprile prossimo ricorderà le vittime di quella immane tragedia con la celebrazione a Portosalvo di una messa e successivamente verrà collocata, in via Calastro, una targa commemorativa. 

Sarà nostro impegno chiedere a questa amministrazione di intitolare una strada o una piazza   alle vittime della Moby Prince, affinché questa immane tragedia che colpì la nostra città e la nazione intera rimanga impressa nella memoria cittadina, specialmente per le generazioni future.

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