Scuole aperte in Campania, ma i sindaci dicono no Ieri si è sciolta la riserva sulla riapertura delle scuole in Campania. Lo scorso 14 novembre, il Presidente De Luca aveva annunciato il ritorno alla didattica in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria a partire 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Il primo a sollevare dubbi sulla riapertura è stato lo stesso Governatore nella diretta di venerdì scorso, in cui ha annunciato che non avrebbe riaperto con dati preoccupanti. Invece, ieri la conferma con l’ordinanza n. 92: scuole dell’infanzia e le prime elementari torneranno in classe da domani, 25 novembre. Tuttavia, molti genitori hanno espresso preoccupazione nel mandare i figli a scuola mentre l’ondata epidemica ha ancora numeri alti e la Campania resta ancora in zona rossa. Perplessità condivise anche da numerose amministrazioni locali che dovranno organizzarsi per mettere in sicurezza gli istituti scolastici. L’ANCI Campania aveva raccolto tali richieste in una lettera inviata a De Luca, in cui si domandava, appunto, l’opportunità della riapertura in questo periodo. Queste perplessità si sono tramutate in fatti o, meglio, in ordinanze dato che ai sindaci è data comunque facoltà di limitare l’apertura delle scuole sulla base dei dati epidemiologici locali. Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, ha deciso di tener chiuse le scuole fino, almeno, al 5 dicembre. “È una fase complessa, come più volte e in più sedi ribadito, – commenta il primo cittadino – per la quale scegliamo la linea della cautela e della prevenzione”. Della stessa opinione il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, che con ordinanza ha chiuso le scuole fino al 30 novembre. E’ probabile che nelle prossime ore altri Comuni seguiranno la linea della cautela per non rischiare un ritorno fra i banchi incerto, senza poter garantire la sicurezza di insegnanti, famiglie e, soprattutto, dei piccoli alunni.