Scontro tra Palomba e Frulio, la maggioranza esce dall’aula

E’ scontro in aula questa mattina durante il consiglio comunale a Palazzo Baronale tra il presidente del consiglio Gaetano Frulio e il sindaco Giovanni Palomba.

Sott’accusa la convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere delle procedure del concorso per 25 assunzioni del personale.

Un’interpellanza sottoscritta – come dichiarato da Palomba – solo da 4 consiglieri comunali, uno di questi candidato alle prossime elezioni del 25 settembre.

“Una passerella mediatica”, così l’ha definita il sindaco che ha invitato tutti ad uscire dall’aula.

Non è mancata alla fine la replica del presidente Frulio.

Il testo integrale del discorso del sindaco Palomba.

Assistiamo, questa mattina, all’ennesima assurdità istituzionale e politica, perpetrata da Codesta Presidenza del Consiglio nei riguardi del Sindaco, dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di cittadini che vede impiegate risorse pubbliche per lo svolgimento di attività che sembrano rispondere più a capricci personali e scaramucce di parte, che ad oggettivate motivazioni di ordine civico e collettivo.
Lei Presidente, in spregio alle minime consuetudini istituzionali e politiche – attesa la volontà di Questa Amministrazione di voler sospendere l’attività dei Consigli Comunali per tutto il periodo elettorale, al fine di consentire un sereno svolgimento della campagna elettorale, nel rispetto dei valori della “par condicio” – ha convocato, addirittura un CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO.
Non solo: anzi, la Sua personale ed arbitraria convocazione, sulla base di una interpellanza sottoscritta da appena cinque consiglieri comunali, uno dei quali oltretutto candidato nelle liste Nazionali che si voteranno il prossimo 25 settembre, appare ancora più inqualificabile allorchè si consideri che la materia oggetto del presente consiglio, è ancora in una fase meramente procedurale e di gestione – pertanto di valutazione espressamente tecnica e non già politica.
Si aggiunga, poi, a tutto ciò che sono in attesa di definizioni, una marea di interrogazioni ed ordini del giorno, risalenti nel tempo, innanzi alle quali non si riesce a comprendere l’urgenza e la preminenza, invece, data addirittura in forma MONOTEMATICA all’argomento odierno – impiegando risorse pubbliche per l’organizzazione dei lavori consiliari.
Assistiamo dunque, Presidente, al Suo ennesimo eclatante ed inammissibile atteggiamento, tutt’altro di garanzia e di imparzialità amministrativa, come invece dovrebbe essere proprio della Sua funzione; Lei che già diversi mesi fa – con un pubblico manifesto, e, senza alcuna contezza normativa di quanto vi era contenuto – per un semplice esercizio di propaganda personale – ha cercato di screditare e gettare nel caos l’attività di Questa Assise, legittimando – cosa mai vista in assoluto – la presenza in quest’Aula di cittadini ai quali si sarebbe voluto concedere di poter intervenire nel corso della seduta consiliare.
È per tutto quanto anzi espresso che non intendo in alcun modo né sottopormi, nè assecondare l’inutilità di questa passerella mediatica, e, invito TUTTI I CONSIGLIERI presenti ad uscire dall’Aula Consiliare, riservandomi, tuttavia, la facoltà di operare le opportune valutazioni sulla Sua manifesta imparzialità, favorendo la formulazione di tutti gli atti e le azioni tese al ripristino di un opportuno equilibrio.

 

Articolo precedenteAggredito per aver fatto la “spia”: giovane ferito in ospedale
Articolo successivoAbusi sessuali in una scuola, vittima un 12enne