Adesioni anche del 100 per cento nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Napoli per lo sciopero di 8 ore indetto da Fim, Fiom e Uilm per chiedere il rinnovo del contratto Federmeccanica.
Centinaia di lavoratrici e lavoratori hanno affollato piazza Vittoria dove è partito il corteo che ha raggiunto piazza dei Martiri, dove ha sede Confindustria, per il comizio finale nel quale hanno preso parola i segretari generali di Fiom Cgil e Fim Cisl Napoli, Mauro Cristiani e Biagio Trapani e il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
“Noi a Federmeccanica lanciamo un messaggio preciso: il contratto lo vogliamo rinnovare e lo vogliamo rinnovare alle nostre condizioni”. Lo ha detto dal palco di piazza dei Martiri il segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli, Mauro Cristiani, nel suo intervento alla manifestazione di Fim Fiom Uilm per lo sciopero dei metalmeccanici.
“Noi abbiamo presentato una piattaforma che è stata votata dal 98% dei lavoratori che hanno detto sì. E con quel si ci siamo presentati al tavolo e per sei incontri abbiamo spiegato noi che cosa volevamo, un adeguamento dei minimi tabellari con una richiesta di 280 euro, la riduzione dell’orario di lavoro, più sicurezza nei luoghi di lavoro e formazione. Chiediamo che ci sia una parità di genere vera, reale in tutti i luoghi di lavoro, perché – ha aggiunto Cristiani – ancora oggi esistono delle forti disparità tra il trattamento salariale delle donne e quello degli uomini”.
Per quanto riguarda le adesioni alla giornata di sciopero si sono registrate percentuali altissime. Dal 100 per cento di De Vizia Transfer (dove tutti e 55 i dipendenti hanno incrociato le braccia) al 98 per cento di adesioni alla Leonardo Pomigliano, Leonardo Nola (97 per cento), Fincantieri di Castellammare di Stabia (96 per cento), Tiberina Pomigliano e Wass Pozzuoli (95 per cento) e, ancora, 90 per cento di adesione alla Mbda e Leonardo di Bacoli, Hitachi Napoli.
“I metalmeccanici – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – vogliono un rinnovo che guardi al salario ma anche al futuro del comparto, del manifatturiero e dell’industria in generale.
É un contratto importante, veniamo da giornate di mobilitazione e di sciopero e non ci fermeremo. Con la mobilitazione di oggi diamo una spinta importante per il rinnovo del contratto, speriamo che le controparti facciano ammenda e – ha concluso – tornino ad impegnarsi per un comparto strategico per l’economia campana e del Paese”.