Maxi blitz della guardia di finanza contro il clan Cesarano: 20 camorristi arrestati dalle prime ore di questa mattina. Le indagini sono partite nel 2014, in concomitanza dell’arresto di Nicola Esposito, quando la leadership del clan, operante tra i territori di Castellammare, Pompei, Santa Maria la Carità e Scafati, passò nelle mani di Luigi Di Martino. Le investigazioni, avviate grazie alla denuncia di un imprenditore stabiese, hanno consentito di ricostruire la complessa struttura del gruppo criminale e le modalità con cui venivano gestiti i traffici illeciti.
In particolare, i Cesarano sono ritenuti responsabili di estorsione a imprese commerciali, conduzione di importanti realtà imprenditoriali locali e gestione del traffico di stupefacenti. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il clan riusciva ad ottenere immediatamente informazioni su ogni nuovo appalto o attività economica di spessore, ed erano Giovanni Cesarano e Aniello Falanga che, con minacce e violenze, obbligavano decine di imprenditori a versare il pizzo e imponevano il noleggio di slot machines, i cui proventi servivano a pagare gli stipendi e sostenere le famiglie affiliate.
Ad aiutare le due figure di spicco del clan, diversi affiliati, che venivano intimiditi ad eseguire senza esitazione gli ordini impartiti e senza alcun potere decisionale in merito. Oltre a imporre il racket, le indagini hanno dimostrato come il clan controllava un’azienda di intermediazione trasporti allo scopo di assumere il monopolio totale delle spedizioni di fiori, bulbi e vasellame per il “Mercato dei fiori” di Pompei. La società, Engy Service S.r.l., risulta gestita da Giovanni Esposito, indagato per concorso esterno nel clan Cesarano. Possibili intercettazioni telefoniche erano evitate grazie all’utilizzo di un dealer di una compagnia telefonica di Pompei, Antonio Vispini, che riforniva periodicamente il clan di schede Sim intestate perlopiù ad extracomunitari.
Il gruppo criminale risultava inoltre particolarmente attivo nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, collaborando con esponenti del clan Pecoraro/Renna, operante nel salernitano, nonché dei napoletani Mallardo e dei Contini. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intera filiera di approvvigionamento e distribuzione di cocaina e marijuana, diffusa nelle province di Napoli e Salerno. Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali e all’utilizzo di gps installati sui veicoli usati dagli indagati, nonché con le riprese di telecamere di sorveglianza, sono stati così riconosciuti e arrestati 20 soggetti, di cui 15 in carcere e 5 ai domiciliari, e altri 9 attualmente indagati a piede libero.
Di seguito l’elenco degli arrestati.
Tradotti in carcere:
1) BARRA Felice, nato a Napoli il 03.04.1971 (indagato per il reato di cui agli articoli 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90 e 416 bis 1 del Codice Penale);
2) BISOGNI Sergio, nato a Montecorvino Rovella (SA) il 28.07.1968 (indagato per il reato di cui all’articolo 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
3) CESARANO Giovanni detto “Nicolino”, nato a Napoli il 26.05.1966 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis, 416 bis 1 e 629 del Codice Penale, 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
4) DI MARTINO Luigi detto “o’ profeta”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 25.03.1961 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis, 416 bis 1 e 629 del Codice Penale, 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
5) DI MARTINO Luigi, detto “cifrone”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 21.06.1961 (indagato per il reato di cui all’articolo 416 bis del Codice Penale);
6) ESPOSITO Giovanni, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 15.08.1966 (indagato per il reato di agli articoli 110-416 bis del Codice Penale);
7) FALANGA Aniello, nato a Pompei (NA) il 04.06.1964 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis, 416 bis 1 e 629 del Codice Penale, 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
8) IEZZA Antonio, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 10.09.1953 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis e 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
9) IODICE Cira, nata a Resina (NA) il 14.03.1961 (indagato per il reato di cui all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/90);
10) LANGELLA Giovanni detto “Giannino o’ paglietta”, nato a Boscoreale (NA) il 01.03.1982 (indagato per il reato di cui agli articoli 73 del D.P.R. nr. 309/90 e 416 bis 1 del Codice Penale);
11) MOGAVERO Francesco, nato a Battipaglia (SA) il 13.01.1979 (indagato per il reato di cui all’articolo 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
12) PECORARO Claudio, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 30.03.1973 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis del Codice Penale e 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90);
13) QUARANTA Adelchi, nato a Salerno il 28.01.1986 (indagato per il reato di cui all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/90);
14) VARRIALE Carmine, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 25.08.1970 (indagato per il reato di cui agli articoli 416 bis e 629 del Codice Penale);
15) VISPINI Antonio, nato a Pompei (N) il 28.10.1978 (indagato per il reato di agli articoli 110-416 bis del Codice Penale).
Sottoposti agli arresti domiciliari:
1) AMITA Vincenzo, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 17.04.1988 (indagato per il reato di cui agli articoli 73 del D.P.R. nr. 309/90 e 416 bis 1 del Codice Penale);
2) DEL GAUDIO Pietro, nato a Pompei (NA) il 15.07.1976 (indagato per il reato di cui all’articolo 416 bis del Codice Penale);
3) DELLA CORTE Carlo, nato a Battipaglia (SA) il 18.11.1961 (indagato per il reato di cui all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/90);
4) LA MURA Luigi detto “Gigino Diabolik”, nato a Vico Equense (NA) il 09.05.1982 (indagato per il reato di cui agli articoli 629 e 416 bis 1 del Codice Penale);
5) NORATO Filomena, nata a Castellammare di Stabia (NA) il 12.06.1985 (indagato per il reato di cui agli articoli 73 e 74 del D.P.R. nr. 309/90 e 416 bis 1 del Codice Penale).