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Il comune di San Giorgio a Cremano é entrato nella piena proprietà del Cinema Flaminio, attraverso l’atto di acquisto sottoscritto davanti al notaio.

La struttura in via Salvator Rosa è di circa mille mq ed è destinata ad essere un cine-teatro con due sale; una di circa 500 posti e una seconda di 50.

Nelle prossime settimane  si partirà con la progettazione degli interventi per la rifunzionalizzazione delle sale e quindi poi con l’avvio dei lavori.

Questa è quindi una giornata storica per la nostra comunità – ha detto il Sindaco Zinno – Abbiamo mantenuto la promessa fatta alla città ed oggi ufficialmente San Giorgio a Cremano ha di nuovo il suo Cinema-Teatro.

Riaprire un luogo come l’ex cinema Flaminio significa innanzitutto restituire alla città uno storico spazio che ha rappresentato per decenni un luogo di cultura, incontro e divertimento, ma significa anche recuperare la nostra memoria, guardando però al futuro delle nuove generazioni.”

Ciò che ha spinto l’amministrazione a compiere questo passo importante è stata infatti la volontà di restituire alla città un polo culturale dove possano convivere teatro, cinema, musica, danza e tante altre forme di espressione artistica, valorizzando il talento e promuovendo iniziative che arricchiscano la vita culturale di San Giorgio a Cremano, consapevoli che la cultura è il motore del progresso e della coesione sociale.

Il Flaminio ha ospitato generazioni di spettatori, grazie al lavoro della famiglia Quagliata, regalando emozioni attraverso il grande schermo e nel periodo in cui era anche teatro, ha portato in città tanti bravissimi artisti.

Non potevamo lasciare questo vuoto sia nella nostra memoria, che nell’offerta culturale e aggregativa del territorio. E ci siamo riusciti – ha aggiunto Zinno.

 Posso dire però che il valore di questo progetto risiede soprattutto nella partecipazione attiva di tutta la comunità. Il sogno di tutti è che il Cinema Flaminio torni a pulsare di vita con spettacoli, proiezioni, eventi culturali e iniziative che sappiano coinvolgere e unire.

Sarà un luogo in cui la cultura non solo “si consuma”, ma si crea, si condivide e si valorizza. Siamo tutti parte di questa rinascita e questo cine-teatro sarà nuovamente un posto in cui riconoscerci e da cui trarre ispirazione per il futuro.”

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