Il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento su “Sale da gioco e giochi leciti”, dopo aver recepito alcune delle proposte della commissione Affari Sociali, presieduta al consigliere Antonio Esposito.
Ora tutti i gestori dovranno adeguare le loro strutture alle nuove regole, più restrittive rispetto al passato, seppure mai volte a limitare le attività produttive.
Tra le misure previste, emerge senza dubbio quella relativa alla distanza delle sale pubbliche da gioco che deve essere di almeno 100 metri dai luoghi sensibili quali: istituti scolastici di ogni ordine e grado, asili nido, sedi e strutture universitarie, luoghi sacri e di culto e case di cura. In nessun caso è consentita l’installazione degli apparecchi da gioco all’esterno dei locali.
– Regolamentato anche l’orario di attività. Per sale giochi dove sono messi a disposizione giochi o scommesse con vincite in denaro, l’apertura non potrà avvenire prima delle ore 8.30 e la chiusura non oltre le 23.00. Orari che potranno essere ridotti con apposita ordinanza sindacale, in casi di particolare criticità come già avvenuto in passato per motivi di ordine pubblico e schiamazzi.
Inoltre sono state inserite anche norme restrittive sulla pubblicità, prevedendo specifiche disposizioni a tutela dei minori, nonchè l’obbligo da parte degli esercenti di esporre cartelli con i divieti e le chiare probabilità di vincita.
E non è tutto. L’amministrazione si è anche impegnata a mettere in atto attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della città.
“Con questo regolamento si è cercato di coniugare le esigenze delle attività economiche del territorio con quelle di sicurezza e di decoro urbano – spiega il sindaco Giorgio Zinno – mettendo in primo piano naturalmente la lotta alla ludopatia. La lotta al gioco d’azzardo è materia molto delicata ed è per questo che la Commissione ha valutato con attenzione tutti gli aspetti che sono poi stati presentati ed approvati in Consiglio. L’idea – aggiunge il Primo Cittadino – è quella di tutelare i cittadini dai rischi del gioco e nello stesso tempo guardare alla crescita economica del territorio in maniera etica”.
D’accordo Grazia Esposito, assessore alle Attività Produttive: “Lo sviluppo di alcune attività non può valersi delle dipendenze, ma deve basarsi su principi morali che salvaguardino i consumatori psicologicamente più deboli e al contempo non siano pregiudizievoli per la sicurezza urbana, la viabilità e la quiete pubblica”.
“Il Consiglio comunale ha licenziato il regolamento – conclude Antonio Esposito – ma è urgente sollecitare una disciplina nazionale. Intanto noi abbiamo imposto posto limitazioni alle nuove aperture, che devono essere distanti almeno 100 metri dai luoghi sensibili. Alcuni colleghi consiglieri proponevano distanze più ampie che però avrebbero praticamente escluso l’apertura di nuove attività. Per questo la Commissione ha optato per questa proposta che infatti è stata approvata”.