La Turris si riprende il suo stadio. A piccoli passi. Ma in tutti i sensi. E il valore è inestimabile dopo quanto sofferto in questo inizio di stagione. Specie ora che la squadra di Fabiano, dallo scontro diretto col Latte Dolce, ne è uscita da rafforzata favorita alla vittoria del campionato pur pareggiando. E conta adesso pure sulla spinta della sua gente per riprendersi lo scettro del girone anche col supporto del numeri.
Domenica – contro il Latina – si tornerà a giocare al Liguori, anche se senza disporre della tribuna. E presto la società di Colantonio tornerà ad avere anche la piena gestione dello stadio.
Ieri sera, il consiglio comunale – a maggioranza compatta e con l’uscita dall’aula dell’opposizione – non solo ha approvato lo schema di convenzione Turris-Comune deliberato dalla giunta Palomba per la concessione stagionale dello stadio, ma ne ha anche ritoccato verso il basso il canone annuo dovuto dalla squadra di calcio cittadina: 28mila euro anziché 32. Con buona pace di tutti.
La firma avverrà, però, solo dopo che il Comune sarà tornato nella piena disponibilità della tribuna, ancora sottoposta a sequestro giudiziario. E per questo non fruibile domenica prossima, in una giornata comunque memorabile per il ritorno a casa della Turris. Tifosi tutti nei distinti e biglietti limitati, destinati all’esaurimento in prevendita. Piccoli, grandi disagi. Ma sembra niente di fronte alle difficoltà e alle mortificazioni subite in questo avvio da “zingari del pallone”.
Nello Giannantonio