L’Amministrazione Comunale, nel luglio dello scorso anno, ha partecipato all’Avviso Pubblico per la manifestazione d’interesse relativa al Programma di Azione e Coesione “Infrastrutture e Reti 2014/2020”, e più specificamente alla formulazione di proposte progettuali inerenti il recupero del Waterfront.
«Siamo orgogliosi di essere stati ammessi al finanziamento, classificandoci quinti nella “Linea di Azione 1” – che prevede interventi di ampliamento e riqualificazione degli approdi dei moli, per un importo pari a quasi 30 milioni di euro, e tredicesimi nella “Linea di Azione 2” relativa ad interventi di sistemazione e di riqualificazione funzionale e urbanistica delle aree portuali per un importo pari a quasi 13 milioni di euro – afferma il sindaco Vincenzo Ascione -. La dotazione economica complessiva era di 140 milioni, ma purtroppo i fondi non sono stati erogati nella misura prevista dal bando. Infatti, è stato finanziato solo un importo pari a circa 39 milioni, quindi il comune di Torre Annunziata risulta ammesso ma non finanziabile a causa della saturazione delle risorse.
Proprio in previsione di questa eventualità – prosegue – il bando stabilisce che l’elenco definitivo degli assegnatari avrà un’efficacia di 24 mesi, periodo durante il quale il Ministero si è riservato la possibilità di finanziare l’intero importo inizialmente previsto e di assegnare le relative risorse secondo la graduatoria definitiva approvata. In questo caso, il nostro Comune risulterebbe essere il primo in graduatoria.
Inoltre, mi preme sottolineare che le proposte progettuali approvate nell’ambito del Programma PAC, di cui al fondo FESR 2014/2020, partecipano d’ufficio alle misure finanziarie previste dal Recovery Fund.
Ritenevo necessaria questa puntualizzazione – conclude il primo cittadino – per rispondere alle infondate e strumentali critiche mosse da alcuni organi di stampa ed associazioni locali nei confronti dell’Ente e dei suoi tecnici, che nonostante operino in condizioni decisamente complicate a causa di un evidente sottodimensionamento dell’organico, lavorano con impegno e dedizione nell’interesse della città. Chi ci etichetta come dilettanti, avrebbe dovuto leggere con maggiore attenzione le poche righe presenti nelle dieci pagine del bando per comprendere con chiarezza che non si è verificato alcun flop».