Prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Era il 18 marzo dell’anno scorso, tutta Italia era già stretta nel lockdown e il virus iniziava a mostrare la sua reale pericolosità. In quel giorno un’immagine si impresse per sempre nei ricordi di tutti: decine di camion militari per il trasporto merci che sfilano per le deserte strade di Bergamo. Il carico dei convogli erano salme di tutte le prime vittime della pandemia nella zona, troppi e troppo infettivi per poter ricevere un ultimo addio più decoroso. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la ‘Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus’ che verrà celebrata, a partire da oggi, il 18 marzo di ogni anno. Intanto Bergamo accoglie il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha scelto la città simbolo per celebrare la nuova commemorazione. Prima la visita al cimitero monumentale per deporre una corona di fiori davanti alla stele alle vittime su cui è incisa una poesia di Ernesto Olivero e dove anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto una corona di fiori lo scorso 28 giugno. Poi il parco della Trucca per l’inaugurazione del bosco della memoria, con la piantumazione un Tiglio donato dal Comune di Buccari, nel Siracusano. Il progetto del bosco, con 750 alberi e piante ad organizzare una serie di isole verdi e aree attrezzate nasce da un’idea dell’associazione dei Comuni virtuosi finanziata dal Comune di Bergamo e dal crowdfunding che da solo ha raccolto finora 110 mila euro. Fra le donazioni anche quelle di Francesco Guccini, dei Nomadi e della Foppapedretti, che ha stanziato 20 mila euro.