Tanzania's President elect John Pombe Magufuli addresses members of the ruling Chama Cha Mapinduzi Party (CCM) at the party's sub-head office on Lumumba road in Dar es Salaam, October 30, 2015. Tanzania's ruling party candidate, John Magufuli, was declared winner on Thursday of a presidential election, after the national electoral body dismissed opposition complaints about the process and a demand for a recount. The election has been the most hotly contested race in the more than half a century of rule by the Chama Cha Mapinduzi Party, which fielded Magufuli, 56, a minister for public works. REUTERS/Sadi Said - RTX1TYDQ

La pandemia di Covid-19 in Tanzania è finita “grazie a Dio”: parola di John Magufuli, presidente del Paese più volte contestato per la gestione dell’emergenza sanitaria, a dire del suo leader ormai passata.

Il molto religioso presidente ha ringraziato “i tanzaniani di tutte le fedi. Abbiamo pregato e digiunato affinché Dio ci salvasse dalla pandemia che ha afflitto il nostro Paese e il mondo. Ma Dio ci ha risposto”, ha detto Magufuli in una chiesa della capitale Dodoma tra applausi e urla di giubilo.

Il presidente della Tanzania ha anche elogiato il sacerdote e i fedeli per non aver indossato guanti e mascherine con l’obiettivo di proteggersi dal contagio. Questa dichiarazione fa il paio con gli incoraggiamenti a frequentare i luoghi di culto, mai chiusi, e di pregare tutti insieme per “sconfiggere” il virus, definito “satanico” e che quindi non può svilupparsi tra le mura dedicate a Dio.

Di altro avviso l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha espresso preoccupazione per la strategia del governo, lontano dall’adottare le misure restrittive imposte da altri Paesi della regione e non solo. Altra peculiarità tanzaniana è stata la sospensione degli aggiornamenti sul coronavirus dallo scorso 29 aprile, quando il Paese registrava 509 casi con 21 morti.

C’è stata poi la polemica con l’ambasciata statunitense, che aveva affermato “sopraffatti” gli ospedali della città di Dar es Salaam, aggiungendo che le possibilità di contrarre il virus erano “estremamente elevate”, ma non fornendo prove a supporto di queste dichiarazioni. In risposta, Magufuli ha detto la scorsa settimana che solo quattro pazienti sono in cura a Dar es Salaam.

Anche Elisha Osati, a capo della Tanzania Medical Association, ha confermato alla Bbc che gli ospedali lavorano come sempre e che la maggior parte di coloro che sono affetti da Covid-19 presentano lievi sintomi della malattia.

Tra le proteste dell’opposizione per la mancanza di trasparenza sui dati e le perplessità dell’Oms, che ha messo in guardia anche da sedicenti farmaci come il tonico a base di erbe importato dal Madagascar, continua insomma la marcia trionfale della Tanzania contro il virus che non fa paura. Con le dichiarazioni più recenti del suo presidente, anzi, si è giunti ormai al proclama di vittoria; almeno a parole.

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