Premio giornalistico “Carmine Alboretti”, la cerimonia a Boscoreale
“Nel mio piccolo cercherò di prendermi sempre cura del mio territorio” Con la promessa di Francesco Alboretti, il figlio del giornalista Carmine Alboretti, che affida a mamma Maria il racconto del suo amato papà attraverso il ricordo delle sue lezioni sulla cura dell’ ambiente, sulle regole da rispettare, sul rispetto del nostro territorio è terminata una mattina di commozione, di ricordo e di giornalismo. Dopo il corso di giornalismo: Raccontare il territorio, indetto dall’Associazione giornalisti vesuviani si è vissuta a Boscoreale, presso l’auditorium del museo parco nazionale del Vesuvio la prima edizione del Premio giornalistico che porta il nome dello scrittore, saggista e vaticanista Alboretti.
Presenti Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Antonio d’Errico, presidente dell’Associazione giornalisti vesuviani “Carmine Alboretti”, le cariche politiche dei paesi vesuviani, i rappresentanti delle forze dell’ordine, del Tribunale di Torre Annunziata . Assieme agli amici di Carmine, la mamma Carolina Balzano e la sorella Teresa.
“Sono un umile operaio nella vigna del Signore”. Carmine prendeva sempre in prestito le parole di Papa Benedetto XVI per presentarsi ai colleghi, agli amici. Le parole raccontano la sua umiltà e la sua abnegazione al lavoro, per lui una vera missione. La frase riportata per volere della moglie Maria sul premio creato dall’artista Nello Collaro da oggi racconterà anche la prima edizione del premio giornalistico nazionale Carmine Alboretti affidato alla giornalista Anna Scafuri, inviata Rai, natìa di Boscoreale che non ha mai spezzato il legame con i territori vesuviani. Esattamente come ha sempre fatto Carmine.
Nell’ambito della cerimonia si è tenuto il corso di formazione professionale “Raccontare il territorio: le comunità locali come risorsa per il giornalismo”, con relazioni dei giornalisti Lino Zaccaria, Luigi Vicinanza, Massimo Corcione, Antonio Pascotto, Maria Pia Rossignaud. Moderatore: Gabriella Bellini.