In questa edizione i riconoscimenti verranno attribuiti a Francesco Pinto, già direttore del Centro di Produzione della Rai di Napoli, all’attore Patrizio Rispo, al cantante Nello Daniele, fratello di Pino. La cerimonia di premiazione in programma venerdì, alle ore 20.30 nella piazza di Sant’Agata sui due Golfi, dove si intratteneva ogni giorno “Don Salvatore”.
Tra le figure del mondo dei mass media quella di Francesco Pinto è assolutamente particolare perché si tratta di un personaggio Sorrentino che non è nato come uomo di comunicazione, eppure riveste un ruolo di protagonista nel mondo della RAI. Fino al 31 luglio scorso è stato Direttore del Centro di produzione della Rai di Napoli.
Nato a Salerno, figlio di un Italia povera di ospedali per un parto gemellare impossibile da fare in casa, aveva appena 3 anni quando arrivò con la famiglia a Sorrento.
Il suo primo vero ricordo è la nevicata del ’56 che imbiancò le strade, i monumenti e i palazzi della nostra cittadina. Forse ci fu anche una palla di neve lanciata verso il fratello, ma di questo non è sicuro.
La laurea in filosofia, 110 e lode e pubblicazione della tesi, lasciava sospettare altri destini: l’ insegnamento, magari universitario con il professor Abruzzese con il quale aveva cominciato a collaborare, ma la vita riserva, ad ognuno di noi, improvvisi cambi di direzione, scarti, esistenze non previste.
La sua iniziò con una lettera in cui la Rai lo informava di un concorso per laureati bandito per la allora nascente terza rete.
Allora le cose funzionavano così: erano le aziende a cercarti non come oggi con i giovani ad arrabattarsi a mandare curriculum che spesso non ricevono nemmeno risposta.
Si presentò e arrivò primo sui 700 candidati per i due posti a concorso.
Iniziò a lavorare al Centro di Produzione tv nel 1978. La televisione era ancora quasi tutta in bianco e nero.
Patrizio Rispo è nato a Napoli il 26 agosto 1956. Sin da piccolo ha mostrato la sua passione per la recitazione, anche grazie ai suoi genitori che gli hanno consentito di inseguire i suoi sogni. Da giovane aveva deciso di frequentare la facoltà di giurisprudenza, che poi ha deciso di lasciare per concentrarsi sulla sua vera passione. Inizia la sua carriera con il teatro. Tra le prime opere a cui ha partecipato ricordiamo Il regno di Napoli e Ricomincio da tre. Il debutto nel mondo della televisione arriva nel 1995 nel film La Piovra 7 e a seguire partecipa a Morte di una strega. La svolta nella sua carriera arriva nel 1996 quando viene scelto per far parte della soap opera Un posto al sole dove interpreta Raffaele Giordano, ruolo che riveste ancora oggi.
Nello Daniele, all’anagrafe Aniello Daniele. Fratello del più noto cantante Pino Daniele, respira musica fin da bambino. Già giovane inizia a suonare nei locali napoletani. Nel 1998 presenta il suo primo album. Attraverso il suono della sua chitarra latina, riesce ad associare elementi in stile giamaicano della sua band, e trasmette una buona dose di emotività, che gli permette di spaziare tra vari generi musicali e girare l’Italia. Tra le sue partecipazioni il “Premio Ciampi” (2002), il “Premio Carosone” (nelle edizioni 2002 e 2005) e il “Premio Recanati” (2003). Nel 2005 ha partecipato al “Premio Nobel Dario Fo”, incidendo un brano e collaborando con l’artista Nell’ultimo album molto significative sono le partecipazioni di “grandi” della tradizione partenopea come Enzo Gragnaniello e James Senese. Di notevole spessore sono anche le partecipazioni di Gianni Donzelli degli Audio 2 e Francesco Baccini.
Salvatore Di Giacomo (13 marzo 1860, Napoli 5 aprile 1934) iniziò a trascorrere le sue vacanze estive a Sant’Agata sui due Golfi nel 1909 dopo una visita “culinaria” alla pensione-ristorante Iaccarino, fondata e gestita da Don Alfonso Iaccarino, nonno dell’attuale patron del Don Alfonso 1890. “Don Salvatore”, come era amichevolmente appellato dalla popolazione locale, fu folgorato dalla cucina di Don Alfonso e dall’aria fine della zona collinare di Massa Lubrense. Difatti già dalla fine di giugno vi si trasferiva per fuggire, come diceva lui, dall’afa opprimente di Napoli, intrattenendosi sul posto fin dopo ferragosto.
Lasciò Sant’Agata sui due Golfi, per non farvi più ritorno, nell’estate del 1930, colpito da un malore. Fece scalpore, per quei tempi, l’arrivo in paese di un’ambulanza che lo trasferì a Napoli, dove morì il 5 aprile del 1934. Personaggio amato e rispettato a Sant’Agata sui due Golfi, ove la sua costante presenza ha lasciato ricordi indelebili nella popolazione locale, soprattutto fra coloro che ebbero il piacere di conoscerlo.
La serata condotta dal giornalista Peppe Iannicelli sarà allietata dalla presenza e dagli omaggi degli artisti premiati, oltre che dai versi di Salvatore Di Giacomo, recitati da Giulio Iaccarino. Il Premio, un bassorilievo in ceramica raffigurante Don Salvatore sulla piazza di Sant’Agata, realizzato dall’artista ceramista Raffaele Mellino, sarà consegnato alla presenza del sindaco, Lorenzo Balducelli, dal presidente della Commissione, Antonino Cuomo (con Franco Simioli, Peppe Iannicelli e Antonino Siniscalchi) e di Donato Iaccarino, fondatore ed artefice principale del Premio.