Nella mattinata odierna il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli,
al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di
Nola, ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il
Tribunale di Nola applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei
confronti di 4 indagati e del divieto di dimora nella Regione Campania nei confronti
di altri 2 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere
(artAl6 c.p.) e corruzione (artt.319, 319 bis, 321 c.p.).
Le persone sottoposte alla misura della custodia cautelare in carcere sono il Sindaco
del Comune di Sant’Anastasia ABETE Raffaele, il Segretario Generale dello stesso
Comune LOMBARDI Egizio, il consigliere comunale IORIO Pasquale e un
imprenditore, rappresentante legale di una Società Cooperativa con sede legale e
operativa a Salerno, perché ritenuti partecipi con distinti e precisi ruoli a un sodalizio
criminoso finalizzato alla commissione di più delitti contro la Pubblica
Amministrazione, segnatamente il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio in
cambio di utilità personali.
La complessa attività investigativa condotta dai finanzieri del Gruppo di Nola, sotto
la direzione della Procura della Repubblica di Nola, consistita in attività tecniche,
servizi di osservazione e pedinamento e acquisizioni documentali, ha consentito di
disvelare specifiche ipotesi di corruzione in relazione ad alcune procedure
concorsuali indette dal Comune di Sant’Anastasia per la copertura di posti pubblici.
Le investigazioni hanno rivelato un mercimonio della funzione pubblica svolta dal
Sindaco, dal Segretario Comunale e dal Consigliere Comunale i quali si sono avvalsi
delle competenze tecniche del rappresentante legale di una Società Cooperativa,
imprenditore con una vasta esperienza nel campo della gestione di concorsi pubblici,
per alterare e condizionare i risultati delle prove concorsuali pubbliche, mediante
intervento informatico, ovvero alterazione dei punteggi relativi ai titoli esibiti ed
ancora attraverso la divulgazione anticipata del materiale relativo alle prove scritte e
orali, detenninando in maniera programmata l’esito per ogni singolo candidato
segnalato, il quale in ‘corrispettivo’ è tenuto a versare ai funzionari pubblici una
somma di danaro, in tre soluzioni, precisamente prima di ogni singola prova di
concorso ( la prova preselettiva, la prova scritta e la prova orale) e pari ad una cifra
che oscilla da 30.000,00 euro a 50.000 euro a seconda del tipo di ruolo –
amministrativo o direttivo- o se a tempo detenninato o indeterminato, ovvero se a
tempo pieno o parziale.
Le indagini iniziate lo scorso mese di febbraio hanno disvelato, nello specifico,
alcune condotte corruttive commesse dagli indagati in attuazione del programma
criminoso. Più in particolare, nel corso delle attività è stata accertata in ‘diretta’ la
messa in ‘vendita’ di n.2 posti pubblici in cambio di somme di danaro:
-n. l posto di istruttore amministrativo presso il Comune di Sant’Anastasia dietro
corrispettivo di 30.000,00 euro; somma che veniva promessa agli indagati, poi non
versata con la conseguente non assegnazione del posto di lavoro;
-n. 1 posto per istruttore direttivo contabile dietro pagamento di 50.000,00 euro. La
somma di danaro veniva consegnato con la conseguente vincita del concorso. La
vincitrice, impiegata con la suddetta qualifica presso il Comune di Sant’Anastasia, è
stata in data odierna sottoposta alla misura cautelare applicata dal GIP di Nola del
divieto di dimora nella regione Campania, misura cautelare applicata anche al
coniuge risultato dalle attività complice nella vicenda corruttiva.
Dagli innumerevoli elementi acquisiti nel corso delle indagini rileva che le singole
condotte corruttive accertate sono attuazione di un programma criminoso del
sodalizio, cui partecipano gli odierni indagati sottoposti alla custodia cautelare in
carcere con un ruolo distinto e preciso: il Sindaco del Comune di Sant’Anastasia
nell’individuare i soggetti che dovevano risultare vincitori grazie all’apporto
informatico del titolare dell’agenzia alla quale veniva affidato il servizio di
organizzazione delle prove concorsuali e del Segretario Generale anche Presidente
delle commissioni esaminatrici, entrambi preposti ad alterare gli esiti delle prove
concorsuali, il consigliere comunale preposto alla ricezione del danaro pattuito per
l’assegnazione dei posti di lavoro presso il Comune di Sant’Anastasia.
Il materiale probatorio acquisito ha delineato un ‘sistema’, sicuramente già operante
prima dell’inizio delle attività e che coinvolge altri concorsi pubblici i cui posti erano
da distribuire tra soggetti individuati e che si sono svolti attraverso la cooperazione
degli odierni indagati.
Sono, invero, in corso in data odierna attività di perquisizioni e sequestri di
documentazione afferente concorsi pubblici presso vari comuni.
Nel corso dell’operazione è stata contestualmente sottoposta a sequestro preventivo la
società utilizzata dagli indagati per l’alterazione dei concorsi pubblici, risultata invero
affidataria del servizio sempre la stessa società in totale spregio alle regole di
rotazione e libera concorrenza di mercato, così come l’assegnazione dei posti
pubblici messi a concorso sono risultati assegnati in totale violazione ai principi di
trasparenza a tutela della parità di trattamento tra i diversi aspiranti ad un impiego
pubblico.
L’odierna operazione conferma la collaborazione e l’impegno quotidiano
dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza di Nola nel contrastare le forme
più insidiose di reati in danno dello Stato e del buon andamento della Pubblica
Amministrazione.