9 tonnellate di marijuana in una piantagione di oltre 2mila metri quadri. 18mila piante sequestrate e distrutte. I Carabinieri della Stazione di Pompei hanno rinvenuto e sequestrato un’estesa coltivazione di marijuana, illecitamente avviata in un fondo demaniale, attualmente acquisito dal Parco Archeologico di Pompei. Nel corso di quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno focalizzato la propria attenzione sull’area, da cui proveniva l’intenso ed inconfondibile odore di marijuana, accertando la presenza di un ingresso abusivo. Anche con l’ausilio di droni, i Carabinieri hanno accertato la presenza di una fiorente coltivazione di marijuana, che si estendeva su un’area di 2.000 m2 ricadente tra l’ex polverificio borbonico e il locale Centro Commerciale “La Cartiera”, adeguatamente irrigata mediante sistemi automatizzati di pompaggio che attingevano direttamente dal vicino fiume Sarno. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, ignoti si sono illecitamente impossessati dell’estesa porzione di terreno demaniale, impiantandovi una coltivazione illecita, protetta alla vista dall’esterno da una fitta vegetazione selvatica ed accessibile esclusivamente mediante un angusto cunicolo ricavato nel muro di cinta dell’edificio di origine borbonica. i Carabinieri sono riusciti a penetrare nella coltivazione ed a monitorarla dall’alto con l’ausilio di droni fino poi al successivo intervento. Nel corso delle attività, sono state sequestrate 18.000 piante di marijuana, sottratte al mercato illecito degli stupefacenti, per complessive 9 tonnellate di peso oltre a materiale per la coltivazione ed il confezionamento.