Una strategia comune, basata su interventi come la prevenzione e il contenimento dei nuovi focolai, per affrontare le nuove emergenze Covid e ridurre il rischio di una nuova escalation dei contagi. La Commissione europea presenterà domani le linee guida per “essere preparati e capaci di reagire a una possibile seconda ondata di contagi”, come annunciato il mese scorso dalla Commissaria Ue alla salute Stella Kyriakides.
Nel documento, a quanto si è appreso, si raccomanderà inoltre di rafforzare la collaborazione e gli scambi di informazione tra gli stati. Anche perché i singoli governi e le autorità nazionali sono gli unici soggetti competenti in materia di salute pubblica, mentre il ruolo di Bruxelles è limitato a una funzione di assistenza e sostegno.
La parola d’ordine è prevenire per contenere, con misure da prendere subito e altre più a lungo termine. Tra le prime, la raccomandazione sarà di identificare tempestivamente nuovi focolai potenziali, e quindi di contenere e isolare quelli individuati.
Per proteggere le fasce più vulnerabili e i lavoratori più esposti, i paesi saranno invitati a migliorare la capacità di test e tracciamento, anche dando particolare attenzione al monitoraggio di luoghi come macelli e impianti di logistica.
Più a lungo termine, i paesi potrebbero essere invitati a tenere in conto la possibile sovrapposizione tra pandemia e l’influenza stagionale e a programmare di conseguenza la campagna vaccinale dell’autunno.