Piano vaccini ancora in ritardo, Figliuolo nuovo commissario all’emergenza.
Mario Draghi volta pagina e spedisce a casa Domenico Arcuri. L’ormai ex commissario per l’emergenza Covid è stato sollevato ieri dall’incarico dal presidente del consiglio.
“Sono onorato di aver potuto servire il mio Paese in una stagione così drammatica”, il congedo di Arcuri, che ha lasciato a sua volta il posto a Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Logistico dell’Esercito dal 2018.
All’inizio della pandemia, era stato incaricato «dell’identificazione e gestione delle risorse umane e materiali da mettere in campo nel contrasto alla pandemia». Figliuolo si era anche occupato del rientro degli italiani che si trovavano a Wuhan, in Cina, ospitati poi nella bolla dell’aeroporto militare di Ciampino.
Una scelta condivisa da larga parte del mondo politico. “Grazie presidente Draghi. Missione compiuta!”, scrive su Twitter Matteo Salvini. D’accordo gli altri esponenti del centrodestra, Meloni per Fratelli d’Italia e Tajani per Forza Italia. Soddisfatto anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che parla di ‘direzione chiesta da mesi’.
Il lavoro di Figliuolo non potrà che incentrarsi sulla questione vaccini. Continuano i ritardi da parte delle case farmaceutiche nella distribuzione delle dosi. Ragion per cui la comunità scientifica apre alla possibilità di somministrare una sola dose. Un cambio di strategia che, unito ai risultati confortanti in tal senso, potrebbe accelerare il piano vaccino, sottoponendo all’iniezione un maggior numero di persone.
Intanto, i numeri della pandemia in Italia continuano a preoccupare, con le zone arancioni e le micro-zone rosse che continuano a preoccuparsi. Effetto delle varianti, per le quali il vaccino però sarebbe ugualmente efficace.