“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online.
Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso.
” Afferma il dirigente del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania, Maria Rosaria Romano.
“Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro” prosegue Romano.
Si riconferma infatti “un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli.
Incrementi pari al 24 % nel 2021 nel numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento, affermano come social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.
Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire le sue fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 sono stati ben 217 (175 nel 2020) i casi trattati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli, casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso.
A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce il numero di soggetti arrestati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria, le indagini condotte nel 2021 hanno infatti portato all’arresto di 13 persone (7 nel 2020)”.
(Fonte ANSA)