PD Torre del Greco, voto di scambio nel 2018: “Situazione non tollerabile”
“Sistematica compravendita di voti in occasione dello svolgimento delle elezioni amministrative del Comune di Torre del Greco del giugno del 2018.
Insomma, ci risiamo!
Soldi, pacchi alimentari, presunti posti di lavoro: la moneta di scambio che una parte della classe politica avrebbe usato durante le amministrative 2018.
Le indagini giudiziarie ovviamente faranno il loro corso, ma il Partito Democratico – sempre garantista su questi temi – non può tollerare il silenzio assordante di queste ore sulle implicazioni politiche delle indagini in corso.
“Il Partito Democratico di Torre del Greco non può più tollerare questa situazione politica cittadina, che porta con sé ancora le scorie di una campagna elettorale a dir poco scellerata. Quindi che si riprenda subito la strada giusta e che si ridia voce ai tanti cittadini onesti che non si riconoscono in questa politica di basso livello”, dichiara il segretario cittadino Salvatore Romano.
Serve anche una valutazione etica di quanto sta avvenendo. La classe politica che dirige la città non è in grado di fronteggiare il degrado sociale imperante.
Lo abbiamo già detto in passato, ma va ripetuto.
La carenza patologica di istruzione, il menefreghismo sociale, il latitante civismo, il disprezzo per il bene comune sono tanto maggiori quanto è più elevata la decadenza della comunità di cui si è parte. Si tratta di una decadenza che incide sul voto: perché lo condiziona e perché attraverso esso finisce nelle istituzioni contagiandole.
Il Partito Democratico di Torre del Greco ritiene che la classe politica dev’essere guida anche morale della città. Il PD ribadisce con forza la condanna dello sfruttamento delle aspettative di lavoro di tanti, giovani e non, che vivono l’endemica carenza dello stesso. Il lavoro lo si garantisce attraverso le giuste politiche economiche e sociali, non con i “regali” del capetto di turno.”