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Accordo operativo in tema di misure di sicurezza per infermità psichiche. Così si legge sul frontespizio del protocollo d’intesa sottoscritto oggi (16 gennaio 2024).

La firma presso la sede della presidenza del Tribunale di Nola.

Protagonisti il direttore generale della Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo, il presidente del Tribunale di Nola Paola del Giudice, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola Marco Del Gaudio, il presidente dell’ordine degli avvocati di Nola Arturo Rianna, il presidente della camera penale di Nola Vincenzo Laudanno, Il direttore dell’ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna di Napoli Claudia Nannola, il coordinatore regionale per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) Giuseppe Nese, il direttore del dipartimento di salute mentale Asl Napoli 3 Sud Pasquale Saviano.

Con la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la legge n. 81 del 2014 ha affidato alla magistratura ed ai servizi territoriali di salute mentale un ruolo decisivo per la presa in carico e l’assistenza di persone che abbiano commesso un reato e siano riconosciute non imputabili perché in stato di infermità al momento della commissione del fatto.

Al paziente psichiatrico autore di reato deve pertanto essere assicurato un programma terapeutico individualizzato la cui scelta rende necessaria una costante interazione e scambio di informazioni tra magistratura e i servizi sanitari.

Dopo la sottoscrizione del protocollo con il Tribunale di Torre Annunziata sottoscritto il 16 ottobre scorso, un ulteriore momento di straordinaria sinergia tra istituzioni – ha affermato il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – Un risultato brillante anche nell’ottica di un percorso sanitario”.

All’autorità giudiziaria, attraverso il referente della Asl Napoli 3 Sud, Silvestro La Pia, sarà così garantita una collaborazione tempestiva e costante attraverso la conoscenza aggiornata delle soluzioni offerte dai servizi sanitari dell’azienda.

Sarà così possibile garantire il fondamentale collegamento tra il tessuto territoriale di provenienza dell’infermo di mente autore di reato e l’esecuzione della misura di sicurezza nei suoi confronti.

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