Il Parco Regionale dei Monti Lattari gestore dei Siti di Importanza Comunitaria (Sic) è una notizia accolta con favore in tutta Italia. Dalla Sardegna alla Sicilia tutto lo stivale guarda alla nostra azione in uno dei territorio Italiani più belli e rinomati a livello mondiale.

All’appello di collaborazione e sinergia di intenti hanno risposto molte associazioni di categoria ed Enti di promozione e sviluppo, tra questi al SIGEA, Società Italiana Geologia Ambientale presente con i suoi coordinamenti su tutto il territorio nazionale. Queste le dichiarazioni di Gaetano Sammartino, presidente Sigea Campania e Molise: “L’ambiente in generale, ma soprattutto le aree di pregio ambientale, devono essere protette per tutelare la salvaguardia del territorio e la pubblica e privata incolumità. La scelta di far diventare il Parco Regionale dei Monti Lattari gestore unico di 5 macro-aree va nella giusta direzione per procedere in maniera spedita ed immediata verso questo obiettivo. La Sigea associazione riconosciuta dal Ministero dell’ambiente, da anni è fortemente impegnata in queste tematiche e qui in Campania c’è veramente molto da fare a cominciare dal dissesto idrogeologico che minaccia interi territori la cui popolazione è costretta a convivere con il rischio derivato dalla assoluta mancanza di cura e manutenzione. Occorre intervenire immediatamente con un piano di manutenzione straordinario – ha affermato il geologo Sammartino,- proprio ora che il Parco dei Monti Lattari ha ricevuto questo importante compito di coordinare diligentemente tutto il da farsi senza aspettare le prossime emergenze che oramai da troppo tempo imperversano sul territorio di competenza del Parco. La Sigea nazionale e quella regionale saranno ben liete di mettersi a disposizione per la collaborazione e condivisione di idee e di progetti che vadano nella giusta direzione. La Costiera Sorrentina e Amalfitana, oltretutto meta di numerosi turisti attratti dalla presenza di ricchezze naturali, sono un patrimonio da difendere unico in tutta la Campania”.

La Sigea è multidisciplinare e proprio per la cultura del territorio vede insieme più categorie professionali.

“Ritengo che SIGEA debba impegnarsi nel dare il proprio contributo nel supportare iniziative del tipo: restituzioni cartografiche a scale adeguate (1:50.00 con zoomate di dettaglio es. 1:10.000), produzione di nuove carte tematiche fattoriali che restituiscano e quantifichino i fattori predisponenti, campagne di informazione ed educazione, applicazione delle stime dei costi sociali ai dati georiferiti ambientali – ha concluso Francesco Cancellieri, Responsabile Aree Protette ed Ecoregioni di Sigea –  elaborazioni di nuovi tematismi propri dell’Ecologia del Paesaggio, interazione con altri strati tematici ambientali (es. Carta della Natura), nuove collaborazioni e alleanze per dare risposte ai problemi della desertificazione, sensibilizzazione del mondo accademico e della ricerca per percorsi formativi innovativi, formazione di nuove competenze professionali, promozione di task force multidisciplinare di esperti nel Territorio del Parco e con particolare riguardo alle Aree della Rete Natura 2000”.