Le scriventi OO.SS. FP CGIL e UIL FPL vogliono portare un contributo per migliorare la qualità dell’assistenza, la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Per la piena funzionalità in sicurezza non si può che rilevare, come in pregresse istanze, che i percorsi “sporco-pulito” sono da riformulare e da controllare costantemente.
Non può reggere una siffatta organizzazione.
Occorre, in più, trovare una soluzione a quanto segnalato finora per la problematica del P.S. Covid, il personale è costretto a svestirsi dei dpi in un’area interna, mentre gli spogliatoi sono posizionati lontano, per cui bisogna uscire dalla struttura e percorrere un tratto esterno. Questo causa escursione termica importante, con ulteriore probabilità
di ammalarsi.
Diamo una risposta.
C’è da adoperarsi anche per un’area di sosta dei lavoratori del pronto soccorso, non si sa dove poter sostare durante il turno.

Tutti gli spazi sono indisponibili e in questo momento è indispensabile poter avere aree dedicate al ristoro fisico, vista la pressione a cui si è sottoposti in quella unità.
Nel presidio oltre al P.S., vi sono altre aree dedicate ai pazienti Covid, i percorsi devono essere ripensati, essere idonei e funzionali a salvaguardia dei lavoratori e degli utenti.
Abbiamo un alto numero di contagiati tra gli operatori non si può più tollerare, dobbiamo mettere in atto tutte le misure possibili per contenere il contagio.
Sempre più spesso nelle varie unità operative si accettano pazienti che poi risultano positivi al Covid-19, non ultimo l’episodio accaduto ieri pomeriggio in Cardiologia-UTIC dove il personale di servizio con assoluta professionalità si è ritrovato ad assistere un giovane paziente che era arrivato direttamente in reparto dall’esterno, senza accedere dal
pronto soccorso, e che poi si è saputo essere positivo.

E’ evidente che non vi è un efficiente filtro in entrata con le ricadute che di conseguenza si possono constatare; continui interventi di sanificazione, esposizione al contagio di
lavoratori non adeguatamente protetti e rischio per gli altri pazienti ricoverati.
Basta con i percorsi misti. Basta con la sciatteria.
Ci vogliono sinergie anche per provvedimenti che riguardano l’organizzazione del lavoro.
Decidete o sarà troppo tardi!
PROPOSTA OPERATIVA:
1. E’ urgentissimo, a nostro avviso, che si faccia da subito la riqualificazione strutturale del vecchio P.S., come individuato dall’Azienda stessa con progetto esecutivo che doveva trovare da subito attuazione, a tutt’oggi rimasto inevaso.
2. Per rispondere in misura ottimale alla emergenza epidemica (nell’attesa di decisioni mirate alla soluzione definitiva), sarebbe opportuno e necessario individuare adeguamenti strutturali e assistenziali che diano dignità alla sofferenza del paziente stesso e all’operatività del dipendente.

Bisogna isolare l’accesso agli spazi dedicati alle attività Covid.
Con questo sistema si potrebbero individuare percorsi idonei al trattamento dei pazienti e mettere in sicurezza il personale operante.
3. Quanto sopra tiene conto che la ortopedia e la chirurgia risultano già accorpate, che è vigente il blocco dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali, quindi si presenta attivabile e funzionale quanto proposto, secondo valutazione e sinergia che fino ad ora si mettono a disposizione, nel comune intendo di dare migliore assistenza e cercare di arginare il contagio.
SI RESTA IN ATTESA DI URGENTE RISCONTRO, PER PORRE IN ESSERE UNA BUONA E ACCORTA ORGANIZZAZIONE.

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