I Carabinieri del Comando Provinciale di Imperia hanno eseguito nelle province di Napoli, Potenza e Terni 15 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad una organizzazione criminale di origine campana, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata a perpetrare truffe in danno di persone anziane, commesse su tutto il territorio nazionale. L’indagine, avviata nel novembre 2018 e convenzionalmente denominata “Gerione”, ha consentito sia di documentare la riconducibilità agli indagati di 42 episodi delittuosi, il cui danno complessivo è stato pari ad euro 300.000 circa, sia di definire i ruoli dei singoli adepti dell’organizzazione criminale. Alcuni, dopo aver contattato la vittima al telefono, qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati, riferivano che un prossimo congiunto aveva provocato un incidente stradale senza essere coperto dall’assicurazione. Pertanto, con insistenza ed approfittando di uno stato di procurata tensione, chiedevano una somma di denaro o preziosi per poter “liberare” il parente, a titolo di cauzione. Ricevuto l’assenso, il complice o i complici in attesa in strada si presentavano come “emissari” per ritirare denaro o oggetti di valore. Fortunatamente, non tutti i 42 episodi menzionati sono stati consumati. In molti casi i truffatori hanno gettato l’esca, senza però riuscire ad aggirare la vittima perché non aveva figli o nipoti oppure perché insospettita dalla richiesta di oro e preziosi insieme al denaro. In un’occasione, un’anziana donna ha riferito “Non mi convince. Ora chiedo ad un amico Carabiniere”, affermazione che ha fatto desistere il malvivente.