“Ci uniamo al grido di dolore e alla richiesta di giustizia dei familiari”. Sono le parole del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, dopo la decisione del tribunale del Riesame che ha disposto ieri la scarcerazione di una delle quattro persone arrestate (l’ultima in ordine di tempo) nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Maurizio Cerrato, l’uomo ucciso in via IV Novembre lo scorso 19 aprile per avere difeso la figlia, a sua volta aggredita solo per avere parcheggiato in un posto in strada occupato in precedenza con una sedia. «Seguiamo con estrema attenzione l’evolversi processuale dell’omicidio Cerrato – afferma il sindaco Vincenzo Ascione -. Efferato delitto che certamente non ha lasciato indifferente questa Amministrazione, sempre in prima linea nella difesa della legalità e nella lotta contro qualsiasi fenomeno criminale. Assolutamente sconcertante è assistere ad una spettacolarizzazione della scarcerazione di uno degli imputati, circostanza oltremodo oltraggiosa nei confronti dei familiari della vittima che giustamente hanno dichiarato il loro sgomento rispetto all’accaduto. Condanniamo fermamente l’ostentazione prepotente di chi, pretendendo una dovuta impunità, non ha rispetto per la vita umana e per il dolore delle vittime di tali efferati atti di violenza. Ci uniamo al grido di dolore della moglie e della figlia di Maurizio ed alla richiesta di giustizia, esprimendo tutta la nostra solidarietà. Nel contempo, siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e nell’azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha svolto con rapidità ed efficacia le indagini, e che siamo certi agirà prontamente per tutte le opportune determinazioni anche con riferimento ai disposti arresti domiciliari di uno degli imputati di cui abbiamo avuto notizia nella giornata di ieri. “La città sente il peso di un territorio senza giustizia”, ha commentato con un tweet il deputato del Movimento5stelle Luigi Gallo.