Gli obbligazionisti della Deiulemar hanno scritto una lettera al ministro della Giustizia, Bonafede. Nella missiva si rende noto che i responsabili del fallimento e delle truffe ai creditori, dopo 9 anni e numerose condanne, sono ancora a piede libero.
“Ci rivolgiamo a Lei nella sua qualità di Ministro della Giustizia perché sappiamo della sua sensibilità e impegno dimostrato fin dall’inizio del suo mandato verso i problemi seri della Giustizia Italiana. Siamo i 13.000 Obbligazionisti truffati dalla Deiulemar una compagnia di navigazione di cui lei certamente avrà sentito parlare per essere uno dei più eclatante e strano fallimento Italiano Purtroppo le dobbiamo evidenziare che dopo 9 anni di sofferenze per quanto subito ancora non vediamo collocati nelle carceri di questo Paese, gli autori di una delle più grandi infamie perpetrate ai danni di onesti e ignari risparmiatori. I Processi Penali sono finiti ma senza avere le esecuzioni delle pene perché in ambito di un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione la stessa ha accordato ai Condannati-Liberi un ricalcolo delle pene che non è stato ancora preso in considerazione. L’ iter procedurale di questa RIMODULAZIONE è diventata la tela di Penelope che si fa e si disfa dalla data dell’udienza del 04-07-2019 Da allora non abbiamo più notizie in merito. Abbiamo fatto numerosi appelli agli organi fallimentari ” del Tribunale di Torre Annunziata ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto chiarimenti” ufficiali e adeguate alle richieste ma solo del chiacchiericcio rumore da salotto. Cosa aspettano a fare questa rimodulazione di cui crediamo non sia stata fissata nemmeno la data di udienza. Carissimo Ministro crediamo a questo punto onde continuare subire queste farse e perdite di tempo che offendono la dignità e sfidano la pazienza dei 13000 truffati Obbligazionisti della Deiulemar che occorre un suo fattivo intervento per sbrogliare una matassa ignobile che non trova via d’uscita. Vogliamo farle notare che Torre del Greco ha espresso nelle ultime elezioni politiche e locali un grande consenso per il Mov5* a cui siamo molto legati.
Aspettiamo un suo intervento per sbloccare una situazione che offende la Magistratura e ciò non è ammissibile in un Paese Civile della Comunità Europea.”