Torre del Greco: no brindisi in bicchieri di vetro e recupero bottiglie da parte dei negozianti
Arriva l’ordinanza del sindaco per le giornate del 24 e del 31 dicembre 2023
Divieto di diffusione di intrattenimenti musicali al di fuori degli esercizi pubblici e commerciali; stop ai brindisi in bicchieri di vetro; pulizia a carico degli operatori commerciali dalle bottiglie di vetro lasciate in strada.
Sono i punti contenuti nell’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, ordinanza che mira a disciplinare i festeggiamenti nei due giorni clou delle festività natalizie, il 24 e il 31 dicembre.
Il documento sottoscritto dal primo cittadino parte dalla considerazione che “negli ultimi anni è invalsa nella popolazione, e si è andata consolidando sempre più, l’usanza di incontrarsi per il tradizionale scambio di auguri, principalmente nelle vie del centro, nelle giornate del 24 e 31 dicembre” e che “nelle stesse giornate, inoltre, si raggiunge il culmine delle presenze in strada anche per il completamento degli acquisti di Natale”.
Non è un caso che “per consentire un sereno svolgimento di tali attività – prosegue il primo cittadino – vengono adottati dall’amministrazione comunale appositi dispositivi di viabilità che prevedono la chiusura al transito veicolare di alcune strade del centro”.
Aspetti che hanno indotto il sindaco ad ordinare per il 24 e il 31 dicembre, dalle 8 alle 20, su tutto il territorio cittadino che sia “vietata la diffusione di intrattenimenti musicali al di fuori degli esercizi pubblici/commerciali, compresi i dehors, tramite apparecchi di amplificazione e/o dal vivo”. Nel caso vi siano, “sono sospese le autorizzazione eventualmente già rilasciate”.
È vietata inoltre “la somministrazione di qualsiasi bevanda in bicchiere di vetro”, mentre viene imposto “a tutti gli operatori dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali di incaricare specificamente proprio personale del capillare recupero di qualunque contenitore (bottiglie) in vetro lasciato nelle aree pubbliche antistanti l’esercizio”.
Previste anche sanzioni, visto che nell’ordinanza viene specificamente ricordato che “l’inosservanza degli obblighi, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro”.
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