Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, nel corso di due distinti interventi, tra Napoli, zona industriale e i quartieri Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Poggioreale, e Casandrino, oltre 100.000 mascherine importate dalla Cina attraverso corrieri privati senza autorizzazioni.
In particolare, la prima delle due operazioni ha preso le mosse dall’analisi di rischio condotta dal Gruppo di Frattamaggiore sulle spedizioni provenienti dalla Cina e destinate, in particolar modo, ad esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi operanti nella provincia di Napoli.
Sono state sequestrate 25.600 mascherine, prive di qualsiasi documentazione che attestava le caratteristiche protettive e delle autorizzazioni e certificazioni per l’importazione.
Nella spedizione erano inclusi 65 termometri a infrarossi con il marchio CE contraffatto, anch’essi privi di indicazioni per il consumatore in lingua italiana.
Denunciato all’Autorità Giudiziaria il responsabile, un 30enne di origine cinese, titolare di un’attività di commercio al dettaglio di articoli per uso domestico, per frode in commercio e contraffazione.
Inoltre, le stesse Fiamme Gialle, nel corso di un secondo intervento, hanno sequestrato 97.500 mascherine sprovviste dell’autorizzazione all’importazione, alla commercializzazione, nonché delle certificazioni di conformità sanitaria obbligatorie.
Denunciati per frode in commercio i due responsabili, un 47enne di origine pakistana e un 62enne di origine cinese titolare di una ditta operante nel settore del commercio all’ingrosso.
.